come diceva qualcuno “tu pensi troppo”…hehehehehhe…sarà così.
ma forse prima pensavo troppo a cose che mi facevano molto male invece adesso penso anche a cose che mi fanno bene.
per gentile concessione di F. che mi ha fatto palesemente fuori dalla sua vita…stò facendo di necessità virtù.
perchè lo scrivo? perchè bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare…e non mi sembra giusto vantarmi di essere forte, di aver finalmente capito questo o quello e di aver “io” preso decisioni.
no…hehehehhe…no…io sono una ricottina.
mi arrabbio…faccio fuoco e fiamme…ma mi passa velocemente. Per fortuna stavolta è lui che mi tiene lontana.
bhè…Oddio…da una parte ciò genera in me tanti mesti pensieri, ma passano in me come temporali estivi: provocano un po’ di danni con la loro inaspettata violenza ma passano abbastanza velocemente.
per contro….sento rinascere in me buoni sentimenti, non vi crederete mica che ho smesso di amarlo, vero? 🙂
no no….a lui ci penso sempre, anzi….stò letteralmente scindendo dentro di me F prima ed F dopo. Il prima è qualcosa di …indescrivibile.
un uomo meraviglioso, l’uomo che amo…stupendo.
dopo….non lo sò.
sò che chiedo a Dio di aiutarmi a dimenticare tutto il male che è venuto dopo, perchè…tanto era celestiale il prima tanto è stato folle, cattivo, infernale il dopo.
non sò se riuscirò a non avere bisogno di risposte, ma penso che alla fin fine…sia la cosa migliore.
mi chiedo come stà, cosa fà.
lui..non credo.
e poi penso a me. Cosa faccio, cosa farò.
e mi ritrovo a godere di una nuova serenità, una serenità sconosciuta in precedenza nella mia vita.
sento che è l’inizio di qualcosa di buono…e ne sono lieta.
non dico che sono felice e che faccio salti di gioia tutto il dì…questo no.
ma…in me cresce un nuovo senso di pace che godo tutto.
ho cancellato la parola “fretta” dal mio vocabolario.
no…non ho paura del tempo che passa, ho imparato a non averne…è stato bello rendermi conto che questa paura mi faceva molto male ed è stato facile controllarla quando me ne sono resa conto.
quindi…cancellata la fretta di rifarmi un’altra vita, mi piace quella che ho, amo mio figlio, amo i miei ricordi, amo la mia casa, amo i miei cari..tutti i miei cari, vicini e lontani, presenti ed assenti.
cancellata la fretta di recuperare la mia “forma fisica”….faccio quel che mi và di fare per stare bene, non mi nego un cioccolatino quando mi và e mi godo la pace di starmene in casa tranquilla a “naufragar dolcemente nel mare dei miei pensieri” piuttosto che correre in palestra perchè debbo per forza ritrovare un fisico da star alla velocità della luce.
insomma…mi tratto con infinita dolcezza, pazienza e comprensione.
godo della compagnia delle mia amiche e di chi mi vuole bene, ha capito tutto quel che ho passato e mi sorridono con comprensione: “sei troppo buona, non cambierai mai….”…hehehehheheh…che bello.
bhè…Oddio….dei rapporti con il prossimo ne riparlerò più avanti. Sento che la fiducia che riponevo nel “prossimo” è fortemente minata…ma…non voglio mettermi fretta neppure su questo. vedremo…vedremo cosa accadrà.
per il momento canticchio canzoni d’amore pensando ai momenti belli,
canto inni al sole che ogni tanto fà capolino…
asciugo le lacrime che ogni tanto scendono
e mi sorrido…mi sorrido tanto…mi sorrido tantissimo
sorrido tantissimo al miracolo della vita.
ciao Angela, come stai?
–Ciao Angela, come stai?
–Come stò? come stai tu piuttosto, da quando la tua dottoressa ti ha detto che quando hai bisogno di aiuto non devi rifugiarti nel telefono e chiamare tutti quelli che hanno la pazienza di starti a sentire ma devi “virtualmente” chiamare te stessa…bhè da allora ogni tanto mi cerchi quando sei stata parecchio giù e poi…per risollevarti vuoi sforzarti a razionalizzare…quindi eccomi qui…sfogati pure, dimmi cosa c’è che non và stavolta.
–ok….mi hai beccata…si ti stò cercando perchè ho bisogno di te, ovvero di me, ne ho tanto tanto bisogno. Mi sento sola, tanto. I famosi momenti nei quali mi sommerge la paura della solitudine come se fossi la bambina che si perde in un posto sconosciuto e pieno di gente che le fà paura. smarrimento, paura….tutto questo mi sommerge e mi fà perdere il controllo della mia vita, ho bisogno di ritrovare coordinate… dai…prendimi per mano, indicami una strada per uscire da questo posto che mi spaventa…e speriamo che se non proprio l’ultima volta che mi capita, almeno capiti sempre più di rado.
–Va bhè…ma insomma…in concreto che ti è successo stavolta?
–ops…scusa…ok…giusto. devo attenermi ai fatti e non lasciarmi andare ai miei soliti voli pindarici. ieri io e F abbiamo parlato…mi ha confermato più o meno palesemente che io non faccio parte della sua vita e che tornando a casa la sua donna è lei. ecco….lei. capisci? tu sai cosa significa questo per me. è difficile accettarlo, accettarlo ora, in questo modo, e dopo tutto quel che è avvenuto in questi quasi 2 anni….è difficile.
–lo sò, ti capisco, hai ragione…anzi…la domanda è come hai fatto a reggere tutto fino ad oggi, anzi, lo sò…sei una persona forte, quando credi in qualcosa sei come un trattore…parti e non ti si ferma più.
–infatti, ed io in lui ci credevo, sai quanto. Ma eccoci qui oggi. Il sogno è finito, pensavo di essere l’eccezione che conferma la regola, quella che non si arrendeva e vinceva come nei più bei film d’amore…invece..eccomi qui, da sola, come normalmente finiscono i cattivi dei film…anzi…dirò di più…forse per quelli lassù veramente la cattiva sono io, la rompipalle, la matta, quella che pretendeva sempre…e poi…bhò..chi lo sà? anche il discorso che mi ha riportato sul suo lavoro e che io avrei fatto con M…è tutto così assurdo…
–ok….va bhè…lasciamo perdere i film carissima. Eccoci qui, hai passato la mattinata a piagnucolare, e tuo figlio a vedere la tv. Ce la vogliamo smettere per favore?
–si…lo sai, in settimana già và molto meglio, …al lavoro riesco ad essere concentrata, non stò più 24 ore al giorno a pensare a lui. certo…il fine settimana è più dura, molto più dura.
–bene, la mattinata è andata. Ora devi fare così: pensa a sistemare casa e a fare le mille faccenduole importanti che hai trascurato. Sò che vorresti mille spiegazioni da lui, ieri hai provato ad accennargli che ne avresti voluto parlare in futuro e lui ha attaccato per non doversi difendere. Come ti ha detto? la tua richiesta alle sue orecchie è risuonata come una minaccia. Certo…per chi sà di essersi comportato in un certo modo…dover affrontare se stessi è come chiedere a Dorian Gray di ammirarsi nel dipinto che lo ritrae….non potevi aspettarti che ne fosse lieto e che fosse così felice di parlare del passato. Per lui la soluzione migliore è metterci un punto, come se non fosse accaduto nulla e tu…tu…dovresti sorridere come una scema e far finta – come una deficiente – di non capire, di non vedere che lui vive la sua vita con l’altra.
–Hai ragione…ma era un lavoro che avremmo fatto insieme. Non stò mica a dire che io sono stata una santa e loro due diavoli. Anch’io ho commesso degli errori, solo che vorrei capire cosa ho sbagliato, imparare e non sbagliare più, dovrebbe essere così che funziona, giusto?
–…lascia stare, dai retta a me, anzi…dai retta a tutti quelli che da 2 anni ti dicono di lasciar stare e poi…cavoletti…ormai che senso avrebbe? vuoi davvero fare la rompiscatole come ha sempre asserito lei? allora ha ragione lei…sei tu che non vuoi capire e lo costringi a comportamenti illogici e conflittuali, cavoli, lascialo respirare! Così sembra che ti diverti a torturarlo…ed entrambe sappiamo che non è così. Ok…ieri hai cercato dei chiarimenti, lui è contrario, mica puoi obbligarlo, certo…sarebbe giusto, corretto…ma …aò, non lo puoi pretendere, spero che tu sia d’accordo.
–si, hai ragione…ma è così difficile.
–nessuno ha mai detto che sia facile, ma devi farlo.
–stai pensando quel che penso io adesso?
–si, adesso stai meglio, hai le idee più chiare e vorresti cliccare la x in alto e cancellare tutto senza postarlo, fallo se vuoi.
–lo sai, non lo farò. talvolta l’ho fatto, stavolta non lo farò, anche se ho capito che mostrare se stessi è pericolosissimo, mostri i tuoi punti deboli, le tue difficoltà e chi ti vuole far del male sà benissimo dove colpire…ma….ecco….forse non cancellarlo è un buon segno.
vuol dire che credo ancora ci sia del buono al mondo, che in un futuro che mi auguro molto prossimo possa rileggere questo post e farmici delle grasse risate sopra dicendomi: “aò…ma ero proprio mezza matta…ahahhahahah, meno male che mi è passata” e ultima cosa cosa, forse la più importante per chi scrive un blog: comunicare qualcosa al mondo.
se ci fosse anche solo una persona che legge questo post, che si sente sola come me, che ha sofferto come me, e che …magari adesso si sente un po’ meno sola perchè ha trovato un’altro essere al mondo nella sua stessa difficoltà…bhè…tutto questo serve a qualcosa.
–hai ragione Angy, non sò se mi fai venir voglia di mettermi a ridere a crepapelle o di mettermi a piangere…ma qualcosa in questo tuo discorso semifolle mi pare sensato..ora però corri a darti da fare, ok?
–ok!!!! grazie, ti voglio bene.
–smackkkk
— 🙂
ciao 2006
Ciao 2006, e così sei arrivato.
stamattina mi rendo conto di quanto in realtà il mio cuore di aspettava con ansia.
sai….l’anno che a mezzanotte è andato via non è stato un buon anno con me, lo ricorderò di certo, anzi..forse lo dimenticherò.
quando facciamo dei viaggi nel nostro passato la mente cerca sempre di ricordare quali sono stati i tempi migliori, quelli che ci hanno regalato la felicità; gli anni trascorsi nel buio, nella tristezza vengono buttati nel ripostiglio delle cose dimenticate, li abbiamo, se occorre l’esperienza che ci hanno portato sappiamo dove andarla a cercare, ma preferiamo che la polvere ne offuschi i colori, ne smorzi i toni.
penso che ci sono stati giorni nei quali non avevo voglia di vivere questa nuova alba.
volevo arrendermi, gettare la spugna, la combattente che c’è in me – come in ognuno di noi – non riusciva a vincere contro nemici molto potenti: il dolore, la solitudine, quella che vedevo come indifferenza dell’uomo al quale chiedevo aiuto.
E se oggi respiro l’aria frizzantina di questo gennaio lo devo all’amore, l’amore per Piccola Freccia.
In quei momenti, quando manca un istante, un solo piccolissimo e semplicissimo gesto perchè tutto sia finito…mi chiedevo: ma lui, innocente bambino al quale la vita ha già insegnato molto, se lo faccio…come potrà convivere con un simile marchio nell’anima? Io che penso sempre che ci sono per dargli insegnamento….che insegnamento gli avrei lasciato? Arrenditi? Non lottare? Butta via la spugna perchè è più facile? Diventa egoista e pensa solo al tuo dolore e fregatene degli altri, dimentica chi resta?
oppure…alza la testa anche se hai gli occhi gonfi, anche se il tuo stesso figlio per il quale lo stai facendo ti guarda e ti fà: <>, riprendi in mano la spada della verità, di ciò che credi giusto e continua a combattere, non smettere mai di credere nei tuoi valori, credi in te stesso e non vergognarti a chiedere aiuto non una, non cento, non mille…ma mille milioni di volte se ne hai bisogno…ma soprattutto pensa che a questo mondo tutto ha uno scopo, un motivo. Tu non lo sai perchè ci sei…ma c’è un “perchè” che ti costruisci giorno per giorno.
e…l’istante passava…il dolore si attenuava, gli occhi gonfi cercavano orizzonti limpidi che non trovavano mai…perchè non volevano vederli.
ma oggi sono qui…a guardare questo cielo di un colore strano, il mio albero di natale, il mio pc, le mie tende, il mio disordine…tutto mi sembra più bello, anzi…non più bello…semplicemente Bello.
posso pensare a chi amo…e che più tardi posso abbracciare, a chi posso chiamare per augurargli “uè…buona giornata caro/a”..penso a chi non può farlo… a quel ragazzo di 22 anni portato via dal freddo…cosa sarà stato ad ucciderlo? L’indifferenza? o forse lui si era arreso? o forse era estremamente coraggioso e voleva sfidare la vita oltre le sue forze? chissà se vedendo l’aria di festa intorno a lui sperava che l’anno nuovo arrivasse presto oppure per lui tutti i giorni erano diventati uguali?
quest’anno trascorso mi ha insegnato una grande cosa…e l’ho imparata nel modo migliore…il modo che ho sempre preferito io, e che mi procura un sacco di liti con mia madre. L’ho imparato sulla mia esperienza diretta, non sulla “sua”, ma sulla MIA pelle, non per sentito dire, non perchè l’ho letto in un libro o l’ho sentito alla tv.
HO imparato che solo dentro di noi possiamo trovare la voglia di reagire, solo noi stessi possiamo sconfiggere il male chiamato depressione, solo noi stessi dobbiamo voler uscire dalle sabbie mobili nelle quali la vita ci fà talvolta impantanare…se lo vogliamo davvero…allora troveremo chi ci aiuterà, ma senza la nostra volontà …non ci sarà aiuto sufficiente.
quindi..oggi mi sento veramente orgogliosa e fiera di augurare a tutti coloro che conosco che TU, nuovo anno…sia uno di quegli anni che ricorderemo con gioia riguardando al nostro passato.
personalmente mi auguro che la sensazione che provo stamattina e che non sò descrivere, mi accompagni per …insomma…più a lungo che si può anche se mi conosco e sò come mi è facile cambiare stato emozionale.
detto ciò con tutta la voglia che mi sento dentro di…VIVERE, parlare, amare, correre, comunicare, annusare, giocare, insomma…si, VIVERE, lascio a voi…viandanti amici, il testo di una ballata irlandese che mi son permessa di modificare un pochino pochino.
“trova il tempo”
Trova il tempo di riflettere
è la fonte della forza
Trova il tempo di giocare
è il segreto della giovinezza
Trova il desiderio di leggere
è la base del sapere
Trova il tempo per essere gentile
è la strada della felicità
Trova il coraggio di sognare
è il sentiero che porta alle stelle
Trova i volti da amare
è la vera gioia del vivere
Trova il tempo d’esser contento
è la musica dell’anima.
Grazie per questo nuovo tempo che ho…corro a farmi il caffè..perchè il caffè è uno dei piaceri della vita…ed io ho tanta voglia di regalarmi attimi dolci, buoni, belli…mi sà che me li merito proprio!!!!!!
un pensiero speciale lascio qui….caro anno nuovo, sii particolarmente buono con chi ho nel più profondo del cuore, chi amo tanto…aiuta ciascuno di loro a dare il meglio di se stesso, aiutali a guardare avanti con fiducia, scorri veloce nei loro momenti difficili.
ciao 2006, buon viaggio.
smack
Angy