insomma…ci provo…ma non mi riesce di tornare ad essere allegra.
in effetti…forse sarebbe strano il contrario,
anche se è famosa la mia capacità di ripresa.
ma stavolta il meccanismo stenta a funzionare…prima o poi doveva accadere.
Dalle stelle alle stalle è un mio “modus vivendi”…ma stavolta sarò ospite delle stalle per un tempo un po’ più lungo (forse)
bhe’ – tanto per non pensare ad altro – parliamo di un argomento che mi brucia dentro…un altro piccolo pezzetto di me.
l’ispirazione mi è venuta leggendo un post con un’immagine allegata “troppo forte!!!”
Abbiate sempre il coraggio di dire ciò che pensate!
…fanculo.
hihihihihi….a parte che ripensandoci ora mi ha strappato un sorriso, anzi di più…hahahahahahahh troppo forte il cagnolino “Davide” di fronte al cagnolone “Golia”
cmq….parliamo di ciò che penso…o meglio della mia esperienza.
e tanto per non parlare di amore (uffff…fà ancora troppo male)
parliamo di lavoro.
Dire ciò che penso personalmente mi ha causato guai.
Mettersi a fare il “sindacalista” quando sei solo un misero dipendente di una piccola ditta…può rivelarsi molto deleterio.
Anche se per assurdo ciò che pensi e dici non è nel tuo interesse bensì in quello della ditta, ma qualcuno avrebbe dovuto dirlo al posto tuo.
Avrebbe dovuto…glielo hai detto, ridetto, ricordato…non l’ha fatto…per il bene della ditta parli tu.
Malissimo! Ti ritrovi in un mare di guai.
La verità ti viene ritorta contro, e se non sei laureato in “ruffianaggine, falsità e menzogna” con 110 e lode
con specializzazione nel “doppiogiochismo” sei fregato.
Ho avuto il piacere, ops, dispiacere di vivere per un periodo di lavoro “mobbizzata”.
Fortunati coloro che non conoscono il significato della parola Mobbing.
Devo ad una ragazza che da “esterna” lavorava con noi e quindi si poteva esprimere con obiettività , alla mia testardaggine, al desiderio di giustizia e soprattutto di “non mollare”, il fatto che ancora lavoro nello stesso posto.
O forse è semplicemente passato il tempo, ho stretto i denti e ho dimostrato che le cose dette di me non erano vere.
Cmq….continuo a dire ciò che penso…magari talvolta lascio correre…ma di rado.
E poi è lui, il mio capo che dice che i “Signor Si” fanno più male che bene, ed io lo servo a dovere.
Quando penso No…dico No.
Risultato? Per le altre sorrisi ed abbracci, per me cortesia e rispetto.
Potrei dire che mi stà bene ma non è vero…piacerebbe anche a me essere trattata con più affetto e non dover “pagare” per la mia sincerità.
Ma si sà, per essere se stessi fino in fondo…un prezzo bisogna pur pagarlo, o no?
…e se proponessi di mettere in ufficio una statua del Pasquino?