…la mattina è cominciata con un momento di malinconia.
Ti pensavo…sapevo che per oggi con molta probabilità non ti avrei sentito, e così è stato.
per strada…mentre lentamente percorrevo la strada per andare al lavoro, come altre mille volte ho lasciato che…qualcosa che cova dentro uscisse fuori.
stavolta non lo saprà nessuno, tranne coloro che leggono qui.
Ho preso il mio diario…e velocemente ho schizzato sulla carta poche parole.
Perchè…
perchè se penso a te il cielo è più azzurro e il sole mi scalda di più?
perchè se penso a te sulle labbra fiorisce un sorriso mentre sulle guance scorre una lacrima?
pensare.
mi domando se riesco ancora a pensare.
bhe’…talvolta ancora capita.
è così difficile in questa vita frenetica trovare il tempo per farlo.
Tempo fà mi trovai a vivere uno dei miei momenti irreali, quelli fuori dal tempo.
In casa mia, seduta, avvolta da un rassicurante silenzio, mi guardavo intorno “sorpresa” di rivedere le mie cose.
Sai che ci sono, che sono lì…sembra così ovvio, così naturale…che non pensiamo mai a cosa proveremmo a dovercene separare.
Un annetto fà (almeno così mi pare…forse di più) trovarono vicino casa mia un ordigno, un residuato bellico. Dovevano portarlo via per farlo “brillare” in un altro posto. Lo sapemmo rientrando una sera a casa, un cartello affisso al portone: tra ** giorni le abitazioni dovranno essere evacuate per consentire la rimozione dell’ordigno senza rischi per la popolazione (più o meno era scritto così).
…..ci avete mai pensato? …cosa porti via? non ha senso….l’unica cosa che ha senso è che non deve accadere nulla…perchè in quel preciso istante, tutto dentro casa tua acquisisce un valore centuplicato, ogni cosa porta con se dei ricordi, pezzi della tua vita.
E..in quel momento…capii cosa provano i terremotati.
Hai una casa, che rappresenta la tua vita, con tutto ciò che dice chi sei.
un bel giorno…per loro nessun avviso.
E sei nulla. i tuoi ricordi non ci sono più. Ti resta solo la voglia di scavare tra le macerie…per trovare qualcosa che ti dica chi sei, cosa hai fatto nella tua vita. Libri, dischi, fotografie, oggetti raccolti durante i viaggi, abiti, scarpe, la rubrica con i numeri di telefono… insomma…. tutto.
tutto è polvere.
dei soldi te ne freghi….quelli li puoi riavere. Ma la tua vita…è tutta da rifare, da ricostruire. Una nuova opportunità forse…ma basata su cosa?
Cosa siamo noi? Siamo i nostri ricordi…che spesso restano sopiti dentro la nostra testa. Un bel giorno… un oggetto, un profumo, un rumore ce li riporta freschi e vivi come fatti appena accaduti, come sensazioni appena provate.
e se tra le macerie resta qualcuno a cui vuoi bene?…….
spesso penso alle famiglie di San Giuliano……non ho parole….solo rabbia e dolore a quel ricordo (31 ottobre 2002).
Una cosa che farò nella mia vita sarà andare a San Giuliano….è una promessa che feci a me stessa in quei giorni…portare dei fiori per delle piccole gemme alle quali un prematuro, ingiusto, colpevole inverno ha impedito di sbocciare.
Non voglio perdere i miei ricordi, non voglio perdere le persone che amo.
Tanto non ho avuto, tanto ho già perso …e mai più accadrà nella mia vita che non dica un “TI voglio bene” od un “Perdonami” quando penso di doverlo dire.
l’ultimo romanzo di U.Eco, La misteriosa fiamma della regina Loana, rende bene l’idea di quanto siano importanti i ricordi.
Come riappropriarsene, tornare in possesso della propria vita.
e’ tardi…è sopraggiunto il sonno…devo andare a dormire, ma vorrei scrivere ancora…i miei ricordi…i miei sogni.
Buonanotte mondo, ti voglio bene…aiutami a non dimenticare.
smack…magari nei sogni troverò Mv…talvolta capita, nel mondo dei sogni posso stare con lui…come in una mia personale favola.