the great gig in the sky

stamani non mi va’ di lavorare…e dato che non mi và…ho dedicato un po’ di tempo alla posta e ho gironzolato tra i blog.
Sono stranissime le sensazioni che provo leggendo.
Confesso che le parole mi hanno sempre affascinato, mi entrano dentro, le respiro, la mia anima si nutre di esse.
Le forme d’arte sono strumenti che dovrebbero far vibrare le corde della nostra anima…far accellerare i battiti del nostro cuore, darci emozioni.
Non per tutti è così, quindi mi ritengo fortunata per il regalo che mi ha fatto Madre Natura, ovvero la sensibilità naturale di godere dei pensieri scritti su carta, sentirli, viverli.
Mi inebrio…mi esalto, provo forti sensazioni di felicità, dolore, tormento, ecc..ecc.. leggendo, come se provassi ciò che lo scrittore vuole comunicare.
Stesse sensazioni ma non così forti me le dà la musica.
DI recente il brano che mi coinvolge di più, mi entra nell’anima e vorrei avere le capacità di interpretarlo è The great Gig in the sky dei Pink Floyd
E’ come se le mie emozioni diventassero musica e si librassero nell’aria, lo strano poi è che per lo più sono vocalizzazioni…quindi voce che diventa strumento. Mi fa’ sentire voglia di far uscire il dolore, gridarlo, buttarlo fuori da me, e poi… ribellione, malinconia pregna di voglia di riscatto…queste le mie sensazioni…ma ecco cosa ne pensa un esperto:
“Mi soffermero’ su un piccolo gioiello che solitamente viene trascurato rispetto ad altre opere piu’ blasonate.
Si tratta di “The great gig in the sky”.
Un armoniosa progressione di rivolti pianistici scandisce il tempo che passa, una voce dal nulla esprime il proprio stoicismo verso la morte. La nostra razionalita’ scivola nell’oblio accompagnata dalla chitarra slide di Gilmour. Ci immergiamo nelle profonde acque dell’inconscio.
All’improvviso, due accordi (Solm7 e Do9) e anneghiamo in un selvaggio delirio vocale, confusi da una invasata linea percussiva e inebriati dal suono morbido e cristallino di un organo Hammond.
La tempesta si placa, le urla si mutano in un lamento che va soffocandosi nell’accorato finale.
Di una cosa sono sicuro:
quando un giorno cavalcheremo fieri per le verdi e sconfinate praterie dei cieli, una musica mistica e solenne valichera’ i confini del cosmo , salira’ al di la delle stellate sfere e un coro di voci selvagge inondera’ i nostri cuori; allora, in religioso silenzio, ci siederemo in cerchio attorno a un grande fuoco, come bambini ad un falo’…
…e sara’ un grande concerto nel cielo…

“..and i am not frightened of dying
anytime will do, i don’t mind
why should i be frigthened of dying?
there’s no reason for it, you ‘ve got to go sometime..”
Come mio solito mi sono persa in chiacchiere che mi portano lontano, stop!Vengo al dunque.
Quello che volevo scrivere era che il mondo dei blog, tutti i blog, è straordinario, ecco perchè non ho messo preferiti,li ho naturalmente, ma perchè far sentire qualcuno meno importante di qualcun altro solo perchè magari non ho avuto la ventura di leggerlo? So’ cosa si prova a sentirsi “invisibili, inadeguati, fuori tempo e fuori posto” quindi mai farei qualcosa che possa far provare la stessa sensazione a qualcun altro volontariamente: per me TUTTI sono importanti, tutti sono speciali…sono tutti i miei preferiti!
Mi sento piccola piccola leggendo alcuni post, stupendi, vibranti di vita.
Mi sento stupida a parlare delle mie piccole cose, delle mie faccenduole..quando leggo situazioni veramente difficili da vivere, storie di mille piccoli eroi che non vengono osannati, ma affrontano la loro vita ogni giorno in silenzio e con tanto coraggio.
Vorrei avere la capacità di scrivere altrettanto bene, ma…questa sono io…semplicemente questa ….mi piace pensare che un giorno chi vorrà mi troverà ad ascoltare l’armonia dell’universo intorno ad un falò tra le stelle e vorrei farlo con tutte le splendide persone che hanno condiviso il mio cammino anche solo per un istante.