liberamente tratti da “il cacciatore di aquiloni” di K. Hosseini:
“Chiudendo la porta della stanza di Sohrab, mi chiesi se quello non fosse il modo in cui sboccia il perdono, non con le fanfare di un’epifania, ma con il dolore che, nel cuore della notte, fa i bagagli e si allontana senza neppure avvisare”
“<> dissi senza rendermene conto.
Poi mi voltai e mi misi a correre.
Era solo un sorriso, niente di più. Le cose rimanevano quelle che erano. Solo un sorriso. Una piccola cosa. Una fogliolina in un bosco che trema al battito d’ali di un uccello spaventato.
Ma io l’ho accolto. A braccia aperte. Perchè la primavera scioglie la neve fiocco dopo fiocco e forse io ero stato testimone dello sciogliersi del primo fiocco.”
la bellezza è intorno a noi..basta aprire gli occhi del cuore