Ogni vita converge verso un centro –
espresso – o silenzioso –
nella natura umana di ognuno esiste
un fine –
appena confessato a se stesso
troppo dolce
perchè la fede osi
arrischiare –
con grande cautela adorato – come un cielo
di fragile vetro
irraggiungibile come irraggiungibile
dalla mano il manto dell’arcobaleno –
e tuttavia con ostinazione inseguito
– più certo – per la lontananza
e alto – come per la diligenza lenta dei Santi –
il cielo –
mai raggiunto – è possibile – dalla scarsa
avventurosità di una vita –
ma è proprio allora
che l’eternità concede di provare – ancora.
1863 – E. Dickinson
un fine troppo dolce perchè la fede osi arrischiare…
e fonte delle mie parole, parole che sembrano di resa
“non me la sento”
e poi…irraggiungibile fine, con ostinazione inseguito…
altri tentativi di raggiungere il manto dell’arcobaleno
non arrendersi…non arrendersi all’evidenza…
assurdo, pazzo comportamento
chissà se tu capisci il perchè del mio “contraddittorio”
comportamento e chissà quali sono i perchè del tuo comportamento…
…
entrambi con le mani tese ad agguantare un inafferabile cielo.