cosa stò facendo?
perchè lo stò facendo?
perchè parti di me cadono in letargo e ogni tanto si svegliano e mi rimproverano? perchè non restano sempre vigili e mi impediscono di agire d’istinto per poi accusarmi di incasinarmi sempre più la vita?
rivoglio un punto di riferimento…rivoglio stabilità e voglio la forza di lasciar morire parti di me.
Come ho fatto, come è potuto accadere che ho suddiviso la mia vita in compartimenti stagni? Lo sò come è accaduto…ma non sò come riunire il tutto senza far soffrire nessuno.
Sento che il giorno in cui tutti i nodi arriveranno al pettine si avvicina.
Lo so’…arriverà il tempo di scelte e decisioni definitive, di svolte in direzioni a senso unico.
Mi rendo anche lucidamente conto che ci sono giornate che vedo tutto nero e giornate in cui mi sembra tutto più semplice…ma di fatto c’è che dovrei decidermi a vivere davvero una sola vita.
ripenso alla serenità che ho provato due domeniche fà…me ne sono andata in giro da sola a fotografare fiori di campo..che semplicità, che pace.
In una visione ottimistica penso che quando avrò risolto il problema principale, quando sarò tornata in possesso delle decisioni della mia vita, allora tutto assumerà una visione più nitida.
Quando potrò veramente scegliere “cosa fare domani” senza impegni che sono solo sulla carta ma che pesano comunque sulla coscienza…e ti impediscono di vivere serenamente..quel benedetto giorno accadranno diverse cose.
Per prima cosa avro’ così tanti problemi veri che mi rimarrà pochissimo tempo per le masturbazioni mentali, cambierà il peso di responsabilità che ho nei confronti della mia “freccia lanciata verso il futuro”, ci sarà chi pretenderà di più da me perchè per contrasto mi immaginerà più libera di agire, mentre forse sarà il contrario.
Quanta confusione….quanta….e se ripenso a cosa ha dato inizio a tutto questo….non posso non sentire un dolore profondo nel cuore, un senso di vuoto…la mancanza di un motivo per vivere…
La vita è un susseguirsi di istanti…verissimo…ma è anche tesa a raggiungere delle tappe evolutive e di crescita, proiezioni al futuro.
Lui ha ucciso le mie proiezioni,…ha strappato penne alle mie ali…troncato le mie aspirazioni più naturali…in pratica mi ha sbattuto in faccia quanto piccolo era il suo amore per me rispetto all’amore per se stesso.
Non immaginava che avrebbe creato in me un cambiamento radicale, profondo, snaturando la mia personalità.
Ha avviato un meccanismo che ha letteralmente modificato il mio modo di agire, di sentire…non avendo più nulla in cui credere ho cominciato a credere e contemporaneamente a dubitare di tutto, tentare di tutto per ritrovare uns senso…colmare un vuoto…ed invece precipitavo sempre più a fondo.
…eppure forse sarebbe facile se pensassi solo a me stessa riportare tutto su binari semplici da seguire…ma verso dove? in che direzione? se solo fossi certa che tu mi ami…ma come faccio io che sono un cumulo di incertezze ad essere certa di una cosa così grande? dovresti ripetermelo ogni istante…invece tu sparisci…adducendo come motivo che mi ami ma non abbiamo futuro.
il problema vero è che neppure tu sai cosa vuoi veramente…ed io avrei bisogno di sapere che invece vuoi solo me per affrontare di nuovo il mondo.
Ieri dopo aver parlato del tuo cagnolino mi hai detto ci sentiamo dopo…e dopo non mi hai più cercato…nulla.
Il tuo “dopo” è un concetto astratto…un minuto…un’ora, un giorno, una settimana.
ed io intanto….aspetto….aspetto….aspetto….e combino guai
mannaggia al mio caratteraccio
mannaggia alla mia fame d’amore
e mannaggia a chi crede di avermi capita, che invece non capisce quanto io sia …una nessuna centomila