pensieri….dubbi….domande senza risposta


ho ritrovato pace al mio tormento…
e dopo mille riflessioni
il mio cuore e la mia testa
suonano una sinfonia che mi dà pace.
ora sò di nuovo cosa fare…
cosa è giusto, cosa è buono
dopo aver tanto riflettuto
valutato, ponderato
ed anche progettato come
manifestazioni d’amore.
ma adesso…sò cosa devo fare.
avevo pensato di venire da te…
fregarmene di tutto e di tutti…
correre a portarti il mio cuore
con una simbolica scatola di amaretti
che ti piacciono tanto.
….la testa quasi mi esplodeva per tutto quel che pensavo
mi sono chiesta mille volte se venire da te o no…
quale è il modo giusto di amare…
….ma poi mi sono chiesta quanto lasciassi inquinare
questa volontà di amore come una “manifestazione” d’amore.
ti amo….e ti amo oggi nel dolore e nella sofferenza del tuo letto d’ospedale
come ti amavo e soffrivo ieri mentre tu andavi in giro in moto con lei
e a cena fuori con gli amici..ci andavi a scegliere mobili o vestiti.
ti amo da qui….e penso a tutti quelli che ti diranno:
dice che ti ama…ti ama…ma non è neppure venuta una volta a trovarti.
si…lo diranno…e forse tu ti lascerai influenzare da queste parole.
allora? stamattina avevo già pianificato tutto….
gli orari, cosa portarti, il bigliettino….come farti avere il dono che avevo
deciso di prenderti dando il minor fastidio possibile.
ma poi…mi sono chiesta se è amore nella vera sostanza
e non nella sua forma da gesto eclatante….
venire da roma per portarti una scatola di dolci senza neppure vederti e
poi andarmene via.
ok….bellissimo gesto d’amore….ma cosa significa?
guarda cosa stò facendo per te…e poi? creare in te meccanismi malati
di sensi di colpa?
no….ti amo e lo sai.
e sai perchè non sono accanto a te…me lo hai chiesto, ne abbiamo parlato.
non sono lì accanto a te ad aiutarti a camminare,
a fare qualunque cosa di cui tu abbia bisogno
solo perchè le scelte da te fatte o non fatte in precedenza hanno
portato ad uno stato di cose per il quale è così, giusto od ingiusto che sia.
lei è la tua compagnia….sia che tu sia volente o nolente….
e lei….stà sbandierando al mondo…e soprattutto a me questa sua
definitiva conquista…..che così caro prezzo a te è costata.
venire da te….lo farei stasera stessa.
ma sarebbe amore vero per te?
sarebbe fare ciò che ti fà stare meglio?
ciò che in questo momento nel quale tu hai bisogno principalmente di pace e
tranquillità ti è necessario?
no….non hai bisogno di qualcuno che venga a sbandierare l’amore che prova per te
mettendoti di fronte a situazioni imbarazzanti.
c’è già un’altra donna che ti stà accanto…e di tutto hai bisogno tranne che due donne
stupide che si contendono l’amore che tu dovresti spontaneamente donare a chi vuoi.
certo…ora mi torna in mente una volta che discutemmo…
tu mi dicesti che ci stavamo comportando come due galline…
ti risposi che se era vero che noi ci comportavamo come due galline
la responsabilità era la tua che ti comportavi come il “gallo del pollaio”.
in pratica questa potrebbe sembrare una dichiarazione di resa…
ma la domanda è: da quando l’amore di una persona è qualcosa da conquistare?
l’amore è qualcosa che si prova naturalmente…
un sentimento che nasce spontaneo dal cuore e che ti fà stare bene.
tra noi….invece si è trasformato in una specie di guerra….
guerra di conquista per una terra di nessuno…in pratica
una guerra per “conquistare” un uomo che non si sapeva decidere.
tutto sbagliato.
ma oggi…il fato, il caso, il destino….stà dettando le sue regole.
io stò morendo dalla voglia di venire da te…
abbracciarti, baciarti…solo per starti vicino…
guardarti negli occhi…e dirti che sei un uomo speciale,
che sono fiera di te, del tuo modo d’essere, della forza che trovi
sempre per affrontare ogni situazione…che sapevo sarebbe andato tutto bene e che
andrà sempre meglio…perchè ti meriti ogni felicità.
dirti che sei un uomo straordinario….che è giusto che tante persone
ti stiano manifestando il loro affetto e la loro stima…
dirti che ti capisco anche se soffro per ….tutti i sogni, le illusioni,
le speranze, le piccole grandi bugie….sò che ci credevi davvero…con tutto il tuo cuore bambino.
mi spiace per tutte le piccole grandi bugie che mi dicevi per non farmi star male…
ma purtroppo prima o poi….la verità veniva a ferirmi con lame ancor più taglienti.
e adesso il tuo silenzio….chissà perchè non mi dai il conforto neppure di
una piccolissima telefonata….dopo aver sbandierato tutti i tuoi innumerevoli
ti voglio bene….sai quanto ne avrei bisogno…ma non debbo essere egoista.
mi chiamerai quando potrai….
e poi forse…anche tu ti stai chiedendo: perchè Angela non viene da me?
amore mio…non vengo da te perchè lei troverebbe il modo di fartela pagare…
a te e a me.
ed io non voglio più dolore o sofferenza che in qualche modo possono dipendere
da miei comportamenti…anzi…tu lo sai….io non l’ho mai voluto.
ma sono un essere umano..un essere umano che di fronte alla cattiveria reagisce
e lei…lei è stata tanto cattiva con me….tanto…e tu non hai mai capito quanto.
anche l’altro ieri…con il messaggio che mi ha mandato….ha solo voluto ferirmi…
c’è riuscita….ho sofferto tantissimo….ma….sono riuscita a dominarmi
stavolta….perchè la tua necessità di pace viene prima di ogni altra cosa.
e non è la prima volta che per il tuo bene ….mi eclisso dalla tua vita.
mi auguro che….si ritenga soddisfatta….che si accontenti di ciò che mi
ha già fatto….non sò se riuscirei ancora a dominarmi di fronte ad altro dolore che
mi viene inferto solo perchè sono colpevole di amare un uomo che…mi dice tante cose.
mi manchi….e ……..quasi quasi prendo lo stesso il treno….
e………..

Saprai che non t’amo e che t’amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un’ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare d’amarti mai:
per questo non t’amo ancora.
T’amo e non t’amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t’amo quando non t’amo
e per questo t’amo quando t’amo.

…ho scritto tanto…e la mia certezza iniziale si è già dissolta…
vorrei venire da te….
cosa è giusto fare?
se dovessi seguire il cuore….sai cosa farei…
ma se il mio cuore adesso fosse egoista?
tu…tu cosa vuoi?
è questo che conta….
anzi…la cosa importante che conta veramente
è che l’intervento è riuscito…
e che tu stai recuperando…
questa è la vera cosa importante.
ti amo.

13 gennaio..pensieri su: una viandante, io

“Spero che qui…trovi il modo di capirmi, di conoscermi…ci spero veramente!”
questo un mio desiderio di tanto tempo fà, un 13 gennaio come tanti altri.
stamattina mi sono svegliata ed è accaduta una cosa strana…invece di stare solo a pensare a lui ed iniziare il nuovo giorno rimestando il dolore nel mio cuore…bhè…ho iniziato a pensare a me.
Non che questo significhi che a lui non ho pensato…questo no…ma insomma…mi sono ritrovata a pensare a me, a come sono diventata, a come mi vedo heheheheheh…e mi è rivenuto in mente il mio fedele compagno oramai da tanto tempo…il blog.
ed ho pensato che non avrei potuto trovare definizione più azzeccata quando lo aprii…Una nessuna e centomila.
avete presente il momento in cui avete deciso di aprire il blog? per quanto mi riguarda fu una decisione repentina,…come mio solito.
non l’avevo ponderato, non avevo perso tempo a pianificare ed organizzare.
Per la verità era da tempo che leggevo post in giro…. ma…insomma… averne uno mio non mi passava proprio per la testa, anche se l’idea di un nuovo diario mi stuzzicava parecchio.
Invece un bel giorno Tac! detto fatto.
e stamattina mi sono sentita una “viandante”.
ok…chi sono? una viandante di questo tempo e di questo spazio.
Nel mio viaggio non ho portato bagaglio, non ho portato armi o qualcosa per difendermi dai pericoli che incontravo lungo la strada.
ed ecco che in realtà non sono altro che una che viaggia nella vita…dire chi sono è impossibile.
sono felice se nel mio cammino incontro chi mi regala un sorriso o mi dona amore, protezione, aiuto e crede in me.
sono felice se quando riparto da un luogo visitato nel mio cammino porto dietro bei ricordi, gratitudine, riconoscenza, se mi sono arricchita dentro…dato che non porto altro bagaglio che la mia anima.
sono infelice se incontro indifferenza, interesse, bramosia, cattiveria…e questo impoverisce invece di arricchire la mia anima.
ecco…mi sentivo disillusa dalla vita, triste.
ma perchè? sei partita non alla ricerca di gonfiare il tuo conto in banca, nè desiderosa di avere tutto di tutto dell’ultimo modello disponibile sul mercato.
sei partita per vivere, amare, incontrare, parlare….certo…ti auguravi di non soffrire…almeno almeno di non soffrire così tanto…ma insomma… è successo.
e adesso?…bhò…non sò.
l’ultima persona che mi è entrata nell’anima…ero convintissima fosse la persona giusta.
ero? ….no, sono convinta.
mi piace da morire.
mi piace tantissimo….magari funzionasse che se uno non ti ama più improvvisamente diventa brutto, scemo e indifferente.
no….purtroppo a me lui continua a piacere tantissimissimo.
e tra un po’….vi spiego pure perchè, adesso vado a prendere un dolcetto per la colazione di Piccola Freccia.
ciao diario, a dopo.

e ci sei adesso tu nei pensieri miei….

oggi son felice…
canta buongiorno la sveglia…e di muoversi manca la voglia…
cavoletti…se fossi stato accanto a me stamattina ti avrei consumato di coccole.
non te le meriti, lo sò…ma io sono generosa!!!!!
veramente te le meriti… mi sono svegliata sognante
pensando solo ai nostri momenti belli, chissà ti avrò sognato?
mi giravo tra le lenzuola e rivivevo tutti i nostri attimi di paradiso…ripensavo all’emozione delle nostre mani intrecciate,
ai nostri occhi che si perdono in una dimensione solo nostra…unica,
attimi di felicità che abbracciano il mondo.
il mondo…questo mondo pieno di dolore, di guerra, di odio.
bisogna combattere l’odio…ognuno nel nostro piccolo.
anch’io stò combattendo la mia piccola guerra contro questo sentimento
che mi è entrato nel cuore.
c’è ancora tanta strada da percorrere…ma sento di andare nella giusta direzione.
stò centellinando i momenti con te…e questo mi permette di decantare
i sentimenti nel cuore…la parte più brutta stà scendendo sul fondo
e presto scomparirà…e lentamente i bei ricordi riportano il sole
dentro me ed asciugano il dolore.
si….non posso negarlo:
mi manchi….mi manchi veramente tanto: mi manca l’uomo che mi riempiva d’amore,
mi manca l’amante che mi faceva sentire la donna più bella e desiderata del mondo,
mi manca l’amico che condivideva tutte le piccole e grandi cose che accadevano nelle nostre giornate (hemmm….bhè…almeno finchè non è arrivata lei)
mi manca la sorgente dei sogni che avevo paura di fare anche miei (..non che avessi tanto torto a quanto pare…)
mi manca l’uomo che mi coccolava e che ha fatto emergere la parte più tenera di me…quella che finalmente si era abbandonata alle tenerezze di un uomo altruista e generoso abbandonando la maschera di quella autosufficiente e forte che aveva sempre cercato di cavarsela da sola….per non essere di peso a nessuno.
e ti amerò così…gridandolo nel silenzio…
e ti amerò così…senza averti…
e ti amerò così…lasciandoti libero di fare ciò che vuoi.
e guardo le foto…e ti guardo ridere felice…e ti guardo come sei.
e ti amo…amo i tuoi occhi, amo i tuoi occhiali, amo le tue basette,
amo….amo ogni millimetro di te ed ogni più gesto d’amore che
mi hai regalato.
ed oggi mi sento piena di gioia…anche se sò che sei con lei…
ed altri pensieri un po’ tristi fanno capolino ma li caccio via,
non voglio che mi facciano male.
sono felice pensando che mi vuoi bene.
ore 14.45 ho appena ricevuto un sms da Ass.
“L’amicizia è amore senza le sue ali. Ho letto e ho pensato a te.
baci baci bacioni”
si, sono una persona fortunata…e l’avevo dimenticato.
sms per te:
sshhhhh…zitti zitti…ti devo dire un segreto: TI AMOOOOOOOOOOOOO
aò ma nun lo dì a nessuno, tiettelo pè te.
smack
🙂

pensieri…

oggi…adesso…
fuori dalla finestra scende la pioggia, tanta pioggia….che scorre lungo i miei pensieri.
ieri….ho pensato tanto a Franco.
sarà che non lo sento da domenica…e….insomma…mi manca.
mi manca tanto.
a questo punto una delle tante me mi sussurra da qualche parte del cervello:
ma sei sicura che ti manchi veramente lui? Non sarà l’abitudine, non sarà altro?
non lo sò….sò che…talvolta ho veramente paura che la testa mi scoppi.
tutti quelli che conosco…tranne due persone mi dicono che devo assolutamente non sentirlo più…dimenticarlo, prima è meglio è.
le altre due…
A. …che ragazza in gamba.
una volta solamente l’ho vista cedere…ed io ero al suo fianco a sorreggerla, incoraggiarla, rassicurarla…vado fiera di quel momento.
in effetti quando parla di me…mi considera uno dei suoi angeli custodi.
lei vive da sola a Roma, nel senso che la sua famiglia non è di qui.
Venne per studiare all’università, si fidanzò…poi terminata l’università venne a lavorare nel mio studio.
e qui ebbe inizio un’amicizia molto bella tra due persone diverse…fatta di stima reciproca ed affetto…quello più bello…quello che non è condizionato da nessun tipo di interesse se non quello di avere qualcuno al mondo che ti vuole bene.
lei pensa che devo pensare al mio benessere..e se sentirlo mi fà stare bene…fallo, senza pensare alle implicazioni successive, cosa che io invece non riesco a dissociare nei miei pensieri.
E’ una persona molto diversa da me…quante volte mi ha apostrofato quasi con disprezzo dandomi della “buonista”.
mi accusava di voler vedere tutti buoni a prescindere.
in effetti è così. Ho sempre voluto immaginare il mondo come un posto felice….un posto di favola…dove tutti sono buoni…i cattivi sono pochissimi e poi…alla fin fine riesco a trovare anche per loro dei motivi che giustifichino il loro comportamento.
giustifico sempre tutto e tutti…anche questo mi viene addebitato…e comincio a pensare che ..giusto o sbagliato non lo sò più…ma adesso mi farebbe veramente comodo poter univocamente pensare che Franco si sia comportato in modo quanto meno disdicevole…pensare che non mi merita nella maniera più assoluta…pensare che non merita neppure un istante dei miei pensieri…e chiuderlo definitivamente fuori dalla mia vita.
ma ecco…giusto o sbagliato…non ci riesco.
a parte dei momenti di rabbia…non riesco a cancellare dalla mia mente i ricordi di una persona meravigliosa.
ecco…non riesco a capire come si possa essere due persone diverse..così diverse.
bhè…Oddio…sembra che rinnego me stessa…anch’io mi qualifico Una nessuna e centomila…ma cavoli..in me questa pluralità di pensiero convive costantemente.
non per nulla l’altroieri sera ho chiesto ad E. in un attimo in cui la mia crisi d’identità era arrivata a livelli incontenibili “ma io chi sono?” lui mi ha guardata con un mezzo sorriso..un po’ triste per la verità…e mi ha risposto: “una personalità complessa”.
ok…lo sò…convivo con me stessa da un sacco di tempo.
cmq…tornando rapidamente all’inizio ieri lo pensavo tanto…troppo.
nella pausa di pranzo…per non chiamare lui ho cercato chi mi dissuadesse dal farlo…e cavoli…non ho dovuto faticare molto.
la mia migliore amica mi ha apostrofato subito con chiarezza: “ti devo ricordare io con chi era nel letto stanotte?”…ed altro…
poi la dolcissima Mary…lo sò lei si descrive una persona dura…ma cavoli…Mary…per me sei una persona dolcissima….non riesco a trovare un aggettivo più azzeccato.
cmq…anche lei ha contribuito a frenarmi con una domanda: ” ma pensi che tu a lui manchi adesso? pensi che lui stia male senza sentirti in questo momento?”
…bhè…ovvio…quando mi sono risposta a tutte queste domande…mi sono asciugata le lacrime e sono tornata in ufficio senza chiamarlo.
ma……non ho resistito molto.
ho approfittato di una scusa…di una motivazione di tipo pratico per sentirlo quando sono uscita la sera.
forse me ne dovrei vergognare…sono proprio una smidollata.
avevo nella buca della posta un avviso di ricevimento per Piccola Freccia…e dato che lui mi doveva restituire una cosa cose che avevo dimenticato da lui quando siamo stati insieme negli ultimi giorni di agosto, e dato che domenica mattina quando mi ero sfogata nella rabbia gli avevo detto che non volevo vederlo mai più…che doveva pensare alla sua “nuova fidanzata”…e che non volevo venisse da me…insomma…l’ho chiamato chiedendogli unicamente se mi aveva spedito quella cosa.
e lui…”no, perchè?…te la porto quando vengo.”
come spiegare quello che ho provato?
1) ma questo non capisce proprio un c***o?
ma con chi ho parlato domenica mattina? a che pensava, mi ascoltava quando gli dicevo tutto quello che gli dicevo? quando gli ho detto che io sono diversa dalla sua nuova fidanzata…che io non mi voglio mettere in mezzo tra loro come lei invece ha fatto con noi…e che non penso che per un’amica si debbano fare 1500 km per portarle un regalo…mi ascoltava?
2) ma perchè non capisce come gli ho detto che questo comportamento debole..che non riesce a troncare (a parole) definitivamente con me mi fà solo stare ancora male? perchè non mi spedisce stà cosa e poi ci si risente per gli auguri di natale?
3)…se come dice…mi pensa, vorrebbe venire da me…cosa ha nella testa?
ecco…continuo a coltivare un seme di speranza.
C***o…Angela…se non te la smetti…non ne uscirai MAI.
e poi…come ti dicono tutti…ma tu ci torneresti con lui?
probabilmente si…ma vivresti una vita d’inferno.
come potresti fidarti di nuovo?
ok…dai….non ti ama più.
devi convincertene.
anzi…in fondo in fondo lo sai benissimo…e ti aggrappi anche tu per vigliacchieria alla sua vigliaccheria di non dirtelo sul muso.
ma pensa alle sue azioni…pensa a ciò che fà.
ecco…Angy…ricordati: è ciò che facciamo, le nostre azioni a dire chi siamo.
ti chiedi chi sei…carissima Angela…ripensa a ciò che hai fatto in questi mesi…in questi anni…e risponditi. Ecco perchè tanti ti vogliono così bene.
si..ho deciso…riporterò qui gli eventi trascorsi…per non dimenticare.
nel bene e nel male…questa sono io.

alcuni pensieri vari

quando gironzolo per i blog mi rendo conto di quanto è bello questo variegato mondo.
e mi piace sopra ogni cosa la voglia di comunicare che si respira, la voglia di agitare una mano, un pensiero…e vedere che qualcun’altro risponde al tuo gesto.
possiamo cercare motivi reconditi, ma io credo che i più lo facciano per avere uno spazio dove incontrarsi, o perchè no…scontrarsi, volare con la mente.
chissà cosa avrebbe pensato un uomo come Socrate di una piazza virtuale… un’agorà tecnologica.
mah…forse lui avrebbe aborrito questo metodo…lui viveva nel tempo in cui la comunicazione era solo ed unicamente diretta….ed a pensarci bene…non era male.
c’è chi non riesce a fare a meno del contatto “vero” per stringere rapporti intimi…chi come me ci riesce benissimo, ancora non sò spiegarmene bene il perchè.
forse perchè il mio modo di percepire è strano…non sò…mi affido alle sensazioni, all’istinto, rielaboro approssimativamente il tutto… e devo dire che l’intuito non mi ha tradito molto spesso.
purtroppo siamo tutti vittime di questo ingranaggio che è la vita dei nostri tempi e dobbiamo fare i conti con il tempo che non basta mai, i soldi che non bastano mai e per qualcuno…l’amore che non basta mai.
normalmente non provo antipatie…ma c’è un’immagine che evoca in me quasi della rabbia.
e’ un nostro ex cliente…ha cambiato consulente.
ecco…questa persona mi irritava. Abbastanza avanti con gli anni, vedovo, una figlia brava ragazza, un’attività artigianale che andava discretamente bene…insomma…nulla da dire se non per il suo aspetto..e non mi riferisco al punto di vista estetico, no.
era l’atteggiamento che trovavo “disumano”.
camminava sempre curvo…lo sguardo fisso a terra…con falsa umiltà.
falsa perchè quando doveva lagnarsi di qualcosa…lo vedevi tentare di raddrizzarsi, ricomporsi e dagli occhi saettavano lampi di cattiveria e ingordigia.
avrei voluto urlargli di raddrizzarsi…di vivere come un essere umano…non come uno schiavo: ricordargli che la schiavitù è stata abolita e tutti hanno sempre il diritto-dovere di guardare gli altri in viso, da pari a pari.
un uomo può essere trasformato in qualcosa di “disumano”, la storia ce lo insegna.
basta toglierti il nome e darti un numero, toglierti il diritto di leggere, di professare la tua fede…stremarti fisicamente e psicologicamente.
come scrisse Levi
…ditemi se questo è un uomo…
…ma scegliere di vivere curvi, piegati sotto il peso di non si sà bene cosa…quasi a proteggere qualcosa chiuso dentro da nascondere…e poi occultare lo sguardo agli altri invece che andarne fieri…insomma…questo atteggiamento mi ha sempre irritato.
ricordo che i primi tempi ero l’unica a provare tale sgradevole sensazione… le mie colleghe mi dicevano che esageravo… era solo un povero vecchietto.
ecco…io penso che il suo atteggiamento fosse proprio studiato per dare quest’immagine distorta di se.
si atteggiava ad essere quasi deforme, debole…innocuo…ma si vedeva in pochi attimi di perdita di controllo che era una postura dell’anima, non un vero stato.
e poco tempo prima che decidesse di andare via…si comportò esattamente come immaginavo, gettò la maschera.
Cinico, calcolatore, molto più forte dell’immagine che voleva trasmettere di se e non fui felice di sentirmi dire dalle mie colleghe che avevo ragione…che non era come sembrava.
Mio padre non mi ha potuto insegnare tante cose…e forse neppure gli importava molto di farlo…non aveva la vocazione del genitore, non è stato il primo, non sarà stato l’ultimo.
ma qualcosa mi ha insegnato: l’onore, la dignità, il rispetto di se stessi.
mille volte mi ripeteva di camminare eretta,
mille volte mi diceva che si doveva rispondere parlando e non facendo cenni con il capo “come un asino”
mille volte mi diceva di guardare in faccia il mio interlocutore,
mille volte mi ricordava di portare con onore il mio nome.
e tante volte…ritrovo forza nel ricordo di queste parole.
quando ti senti quasi uno straccio…vorresti per un attimo gettare la spugna…ma dura poco, molto poco, poi…quello che senti è rabbia…non rassegnazione: mi spezzo…ma non mi piego.
posso anche essere arrivata al punto di non voler esistere…talvolta disprezzando ciò che la vita mi ha regalato…ma ho sempre rialzato la testa, magari rigata di lacrime…ma l’ho sempre rialzata.
dalle stelle alle stalle…non posso farci niente se sono fatta così.
e quando non sarà più il mio tempo…vorrò andare via a testa alta…
Signore…fai che sarà così.

e ci sei adesso tu…nei pensieri miei


Era una delle nostre prime notti in chat…ed io ti scrivevo questa canzone interpretata da due grandi: Mina e Renato.
Neri…
siamo neri dentro e fuori
animali rari nella notte agili e sicuri
Neri
senza aggiunta di colori
Mutabili nel cuore e nella pelle come nei pensieri
Complicati ed esigenti scegli bene gli argomenti
Trova il senso e la misura
Starci dietro è più che un’avventura
Neri è una scelta una dottrina
Sfuggiti alla vetrina quella luce ibrida e ruffiana
Veri…da sembrare irreali
Gli opposti ed i contrari di un tormento che non vuole..
Aria
Perché come dove quando
Ti risponderai vivendo
Mentre il nero ci riprova
siamo già canzone nuova
Pazzi siamo pazzi di noi
Perfetta intesa che poi
non finisce di sorprenderci
Il gioco più avvincente che c’è
è fare l’alba con te
inseguendo un giro armonico.
Neri siamo neri
Neri non potrai sbagliarti tu
Di facce così in giro non se vedranno più.
….
Pazzi siamo pazzi di noi
E ci dispiace per voi
Che ve ne state lì distanti e soli
In due si può cantare di più
Perché non provi anche tu
a famigliarizzare un pò coi neri
Pazzi siamo pazzi di noi
Di questa filosofia che dal nero può spuntare un’idea
Così restiamo neri ma si…
Per non mischiarci se mai
Più nero c’è e più brillerai
Neri siamo noi
Neri neri
Di più, più spazio al nero di più
Angelo – diavolo tu
Nero è il pensiero che ci libera di più
….

e tu…
il gioco più avvincente che c’è è fare l’alba con te…
non facevamo l’alba…ma insieme fino alle due o alle tre si…a giocare come bambini…ascoltare la stessa musica…e talvolta sussurrarci qualche dolce parola, dimenticandoci del mondo intorno a noi…ignorandolo talvolta anche se veniva a bussare alle nostre rispettive porte.
quanti sogni…quante promesse…
cosa resta?
restiamo tu ed io…e tante parole…
alcune fanno male, come sabato
…tu mi offri la possibilità di una notte insieme…
perchè?
“perchè è l’unica cosa che ci resta da fare”
…non ti ho risposto e tu hai capito quanto hai sbagliato a pronunciare questa frase…ricordi?…involontariamente uso la “polemica passiva”.
ripenso invece a quando dicevi che non dovevamo rovinare una cosa bella come la nostra con una “scappatella”,
io non ho cambiato idea.
Neppure tu scommetto, anche se ti piace giocare, vedere le mie reazioni.
Ma non dovevamo vederci per un caffè?
….si…ma se non si può, sarà per un’altra volta.
si…certo…sarà per un’altra volta.
un’altra volta …….non importa.
tu ed io….dietro a tanti sogni….
amanti amici.
Amanti…strani amanti senza il bisogno di possedersi.
Amici perchè le nostre anime si sono prese per mano in un brutto periodo della nostra vita..ed hanno camminato insieme, sorreggendosi a vicenda.
io ci sarò sempre per te, sempre.
e tu…stamani mi hai chiamato…giocavi come al tuo solito…
non ti sentivo vicino…eri distratto dai mille problemi pratici
non abbiamo nominato San Valentino…era superfluo.
ma mi era rimasto un vuoto nel cuore e appena ho potuto ti ho scritto:
“Dove sei rosa purpurea dei mille sogni,
pugno e farfalla della mia vita…dignitosa ferita…
neve fredda sotto la quale riposa la vita…
un tenero bacio per te che sei TE.”
Perchè l’ho fatto?
perchè…senza un po’ di calore…niente ha senso…
neppure un amore che indossa gli abiti più modesti dell’amicizia.
Non sarai mai mio…non sarò mai tua…
ma questo non impedisce che Tu sia La persona speciale della mia vita.
Un amore è amore anche se non ha domani
buona notte a tutti coloro che si vogliono bene anche senza un perchè.

bambini…pensieri alla deriva


Bambini innocenti.
Oggi si muore di fame, anche in Italia, anche nelle grandi città, nelle tristi periferie che ruotano intorno ai cuori pulsanti.
Eleonora, che bel nome. Scommetto che era anche una bella bimba, o meglio avrebbe dovuto esserlo.
Invece?è solo un corpicino deturpato dalla fame.
?c’è chi mi dice che penso troppo, forse è vero.
Da quando ho letto la notizia…nella testa si sono accavallati mille pensieri, mille ricordi sono riaffiorati impotenti alla mente, piccoli riferimenti come flash che illuminano angoli bui, ora questo, ora quello..il comune denominatore sono i bambini e la povertà.
Bambini protetti, amati e bambini dimenticati, non protetti.
La prima sensazione è stata la rabbia.
Rabbia contro tutto e tutti, come mi accade di solito.
Quella rabbia che ti fa dire che fa tutto schifo, che fa bene la natura a tentare di spazzare via quest’umanità che non ha nulla di umano.
Mi è tornata in mente una pubblicità radiofonica, era spettacolare nella sua semplicità.
Elencava vari tipi di animali…mi pare fossero:
Cane: tump tump tump tump
Cavallo: tump tump tump tump
Coniglio: tump tump tump tump tump
Uomo:
….di ogni animale si sentivano registrati i battiti del cuore, quando invece toccava all?uomo – un silenzio ingigantiva il ricordo dei battiti appena ascoltati – come a dire che l’uomo non ha cuore.
Pensando ad una bimba di poco più di anno che muore di fame mentre c’è tanta gente che butta il cibo e fa diete dimagranti, si, ho sentito anche il mio cuore perdere un battito per la rabbia.
Ingiustizia..mi sono per l’ennesima volta tornate in mente quelle parole sussurratemi ormai tanto tempo fa: devi imparare ad accettare l’ingiustizia in questo mondo ingiusto.
E’ difficile, non ci riesco.
E soprattutto non voglio farlo.
Non voglio che il mio cuore si indurisca di fronte a queste notizie.
Siamo usciti stasera, ero profondamente triste.
Guardavo le persone che mi passavano tranquillamente accanto ed avrei voluto urlare loro:
bhè??? Non lo facciamo domani un minuto di silenzio per una bimba innocente?
Una bimba che forse ormai neppure piangeva più talmente si era indebolita?
Chi piangerà per lei? Chi osserverà un rispettoso silenzio? Chi pregherà?
Poi ho ripensato alle parole di una donna udite al telegiornale, una che viveva nello stesso quartiere della “famiglia” della piccina:
? la colpa non è del quartiere, la colpa è del padre e della madre.?
Appena udite queste parole, bhè, capii e non capii.
Si, certo mi dicevo, la colpa è di tutti.
Dei genitori…ma anche di questa maledettissima società che è cieca ai bisogni dei più deboli.
E mi è rivenuto in mente un altro flash:
mercoledì, pausa pranzo.
Avevo deciso di fare due passi…vedere qualche vetrina.
Ad un tratto appoggiato al muro di un palazzo vedo un uomo, un anziano.
Era praticamente chino su questo muro, il volto nascosto, il corpo piegato.
L’osservai per qualche istante, ero indecisa sul da farsi, la scena era immobile, l’unico a muoversi era il cagnolino che quell’uomo teneva al guinzaglio.
Sospettai che quell’uomo stesse male, potevo farmi i fatti miei, ma non si può solo parlare, si deve in qualche modo agire.
Mi avvicinai, lo toccai sulla spalla e gli chiesi se si sentiva male.
Si voltò, aveva il volto rigato di lacrime e cominciò a parlare, una cascata di parole.
Forse avrei preferito non capire quel che mi diceva ,invece capii.
Non stava male, era solo precipitato in un attimo di disperazione nella solitudine.
Lì..vicino alla metrò,con un sacco di gente che passava indifferente, lui piangeva perché i soldi non gli bastavano per arrivare a fine mese con la pensione…biascicava parole a lui chiare, a me un po’ meno, l’affitto, le bollette, la pensione.
Non mi conosceva affatto..ma mi parlava dei suoi problemi..della sua incapacità di “andare avanti”
A quel punto si è avvicinato un’agente della sicurezza della metrò, gli ha chiesto se voleva andare a sedersi, se si sentiva male,ma lui ha detto di no, che stava bene, era stato solo un attimo.
Purtroppo dovevo tornare al lavoro..non sapevo cosa fare. Bhè, gli ho dato qualcosa, un gesto che avevo paura rifiutasse, ma non l’ha fatto, magari con quei pochi spiccioli poteva dar da mangiare al cagnolino. L’ho salutato dicendogli “?si faccia coraggio, sono tempi duri per tutti…” e mentre dicevo così pensavo a tutte le persone con le quali parlo, tutti a lamentarsi che il costo della vita è raddoppiato.
Anche i genitori di Eleonora avranno avuto i loro bei problemi a sbarcare il lunario, non lo metto in dubbio.
Ma ho ripensato ad un uomo..un uomo che per i suoi figli ha venduto prima il suo sangue, poi il suo scheletro.
Si: il suo scheletro. In India esiste il commercio delle ossa umane .. bhè non siamo poi molto distanti dal film di Alberto Sordi che metteva in vendita un occhio, almeno le ossa le prendono dopo che sei morto.
Insomma, quella madre non aveva proprio trovato il modo di dar da mangiare alla sua bimba?
..cavoli…ok…non avrei mai creduto di poterlo pensare, ma avrebbe anche potuto fare di tutto, se proprio proprio per nessun motivo avrebbe potuto trovare un lavoro, se nessuno le porgeva una mano per aiutarla..poteva chiedere la carità..rubare…prostituirsi…insomma, cavoli, non mi vergogno di scriverlo…io avrei dato via la mia vita in tutti i sensi per nutrire mio figlio…Dio mio…ma ci rendiamo conto?? Le è morta di fame sotto gli occhi, a me pare impossibile che possa accadere una cosa del genere in questi tempi.
Ma..ho ripensato ad una notizia di ormai tanti anni fa, anche questa sembra impossibile, ma accadde, ed è scolpita nella mia mente a lettere di fuoco.
Non potrò mai dimenticare la vicenda: una bimba di circa un anno…morta dopo un’intera nottata di sevizie perché uno zio aspirante mago aveva detto ai genitori che la bimba piangeva perché era “indemoniata”.
Quindi, con il consenso dei genitori ed alla loro presenza, trascorse un’intera notte a martorizzare quel povero corpicino per esorcizzarlo affinché il “diavolo” lasciasse la bimba.
Invece ad andarsene fu il suo respiro innocente.
Innocente..innocenti
O quella volta che si parlava dello scandalo del mercato del sesso con dei bambini, una registrazione telefonica nella quale si parlava di una compravendita: una bambina…un ricco industriale acquistava un giocattolo (la bambina!!!) per i suoi giochi, per il suo divertimento.
Nella registrazione si sentì chiedere se poteva infilare dei chiodi nei capezzoli…gli risposero di si.
Chiese preoccupato cosa sarebbe accaduto se “il giocattolo” si fosse rotto mentre lui si divertiva.
Gli risposero di non preoccuparsi….chi si preoccupa di un bambino/a dimenticato?
E quando si parlò del quartiere povero di Napoli? Avevano arrestato il bidello di una scuola,i bambini si facevano fare foto erotiche per racimolare qualche soldino per i giocattoli che i genitori non si potevano permettere.
E poi il lavoro minorile….questa notizia è un’ANSA dell’11 giugno dell’anno scorso:
Un bambino su sei e’ oggi vittima nel mondo del lavoro minorile.
Lo denuncia l’Ilo, l’organizzazione internazionale del lavoro.
In occasione della terza Giornata mondiale contro il lavoro minorile,
l’Ilo avverte che il fenomeno procura in tutto il mondo 22 mila morti ogni anno.
Per l’agenzia dell’Onu, sono 246 milioni i bambini costretti a lavorare in tutto il mondo;
73 milioni hanno meno di 10 anni, 127 milioni meno di 14 anni (soprattutto nella regione dell’Asia-Pacifico).
© Ansa
Cosa si può fare? Cosa si deve fare?
Come impedire che questo accada?
Personalmente la cosa che voglio è non dimenticare.
Dimenticando…li facciamo morire due volte.
Dolcissima Eleonora?..ora che sei un angioletto in cielo…pensaci Tu ad illuminare qualche cuore duro, e proteggi e perdona Tua madre…io…sò che dovrei…ma oggi non riesco a farlo.
proteggiamo i bambini…loro possono solo chiederci di amarli con i loro occhi innocenti

pensieri buttati lì…


non riesco a prendere sonno….sono strana da un pò di giorni.
Un’inquietudine febbricitante non mi lascia quasi mai,…talvolta ho attimi di nausea per la vita…la stessa voglia di “non esistere” che già in passato mi ha accompagnato, talvolta rabbia, ansia…, talvolta rassegnazione, voglia di non arrendermi, lottare,…ma poi lottare per cosa, desiderio di riscatto, voglia di riorganizzare e poi…mi sento stanca.
ufffff ho un miliardo di cose da fare, organizzare, pianificare della mia “nuova” futura vita…e non so’ bene da dove cominciare, anzi..da quel poco che ho capito…è una gran faticaccia…ummmm mi sà che passerò altre notti sveglia.

Carta e matita presto…io sono qui.
e qui io reinventerò senza ipocrisia
una faccia autentica – la mia
(R. Zero)

ma non dimenticherò mai di sorridere.
sms MV (…non ti sento da una settimana…)
Hai visto la luna stasera?
E’ sottile sottile,
come un sorriso,
un dolce sorriso luminoso
per tutti quelli che ne hanno bisogno.

basterebbe alzare il naso all’insù…
…pensare ad ogni giorno come ad un nuovo inizio,
tanto da imparare…tra una lacrima ed un sorriso…
l’importante è sentirsi sempre piccoli e curiosi,
con tanta voglia di conoscere il mondo
….coraggio Angy…domani è un altro giorno, anzi, oggi!
vai a dormire…dammi retta,
altrimenti domani (anzi oggi)…vai in giro come uno zombie e non ti basteranno i tuoi sette/otto caffè per farti tenere gli occhi aperti.
smack

alcuni pensieri per te


Buongiorno luce, oscurità, musica,
tavolozza di colori, acqua, fuoco, aria e terra,
non ti ringrazierò mai abbastanza
per ciò che mi hai dato.

Ci sono momenti nei quali desidero
solo due braccia tra le quali piangere,
ma non ho diritto neppure a quelle.
Sono tanto stanca G**, scusa lo sfogo.
Buona notte, smack

Amare è lasciar liberi di fare.
Buona serata tesoro sempre prezioso.

Se dovessi dipingerti,
mi ispirerei ad un’aurora boreale:
meravigliosa, imprevedibile, ineffabile,
spero che tu lo legga tesoro mio,
un bacio, perdonami ma devo andare, m m t

Sei immenso dentro al cuore…
e se rinunciando muoriamo…
io non rinuncio a te…
finchè me lo permetterai ci sarò.

….e non ci sarà promessa
che possa farci stare insieme,
ma solo libertà…
amore limpido alla luce al sole….

pensieri su…perchè non rallentiamo??

Ho letto un post…toccante, molto toccante

http://dolphin.blog.tiscali.it/pv1656453/

….leggendo questo post…ho sentito una stretta al cuore.
Tanti ricordi, sensazioni vissute sono tornate alla mia mente e detto-fatto…ho cominciato a scrivere.
…nella vita più o meno tutti indossiamo delle maschere, bisogna essere sempre efficienti, produttivi…altrimenti sei fuori.
e quando ti senti fuori dal meccanismo…cerchi di non darlo a vedere, cerchi di rientrare in fila come se dovessi solo reinserirti nel trenino dei festeggiamenti di capodanno.
poi..ti rendi conto che non ce la fai.
o forse lo sforzo è eccessivo per te, forse pensi che non ne vale la pena…passerà…
..quasi ti dici che per fortuna non si sono accorti che tu sei uscito dalla fila e sei lì di lato con il fiatone.
Non ce la fai a correre come gli altri.
speri che sia per poco..che passi, che non se ne accorga nessuno, o che un evento miracoloso ti dia l’opportunità di reinserirti…tra quei volti che sanno cosa fare, quando farla, come farla e dove andare.
Tu – sei fuori posto e basta.
..basterebbe rendersi conto che in realtà… tutti fanno una faticaccia incredibile, e se chiedessi una mano..in tanti ti aiuterebbero…basta aver il coraggio di dire: NON CE LA FACCIO DA SOLO, AIUTATEMI ..
non è vero che il mondo è tutto cinico, no, non lo è.
Ma và di fretta…corre…corre troppo…e non tutti ce la fanno a stargli dietro.
Perché non rallentiamo un po’ tutti?
Io…devo ringraziare Mv per l’umanità che mi ha donato…un’umanità fatta di lacrime, di ferite, crepe nella mia corazza di mentalità medio-borghese.
Sono stata per anni considerata una perfettina…coprivo tutti i miei ruoli sociali al meglio… a scuola, in famiglia, al lavoro, con gli amici.
Sempre stata una persona responsabile, affidabile, efficiente, comprensiva, pronta ad aiutare tutti. Questo era diventato il mio ruolo sociale.
Impossibile pensare di uscire da questi binari.
Chiusa nella mia torre d’avorio…vedevo il mondo intorno a me, e la mia sensibilità mi faceva provare dolore e cordoglio per le sofferenze altrui…ma…ora comprendo la differenza.
Se non hai mai provato certe cose…non puoi realmente comprendere.
Ricordo un avvenimento narrato in un libro meraviglioso (Più grandi dell’amore D. La Pierre) Madre Teresa inaugurava uno dei suoi centri a New York e vietò alle sue suore la doccia calda ed altre comodità: se non hai mai provato la fame..se non hai mai provato il freddo…se non hai visto tuo figlio morire di fame e malattia…non sai cosa sia la povertà (e qui tanto ci sarebbe da dire…sui nostri sperperi…ma è come aprire una voragine senza fondo)
insomma…non mi rendevo conto che il mondo intorno era pieno di gente come me…tanti, veramente tanti (per non dire tutti…sembra sempre brutto generalizzare) con indosso una maschera.
Appena la mia è caduta frantumandosi in mille pezzetti…ho umilmente confessato, mostrato la mia fragilità umana, i miei errori, la mia debolezza…ho visto aprirsi davanti ai miei occhi un mondo nuovo.
Un mondo vero, fatto di palpitidi dolore, di gioia, di sensazioni e sentimenti celati.
Uomini e donne si sono svelati…racconti di realtà inconfessabili, di presunte colpe, di accomodamenti di realtà scomode.
.. vedi un mondo nuovo…come se invece di vedere un bel giardino all’italiana tutto ordinato passeggiando attraverso i vialetti…diventassi miracolosamente piccolo…come un insetto e ti rendi conto di quanta vita e quanto disordine regna tra le piccole foglie, tra i rami.
Quando si pensa di togliersi la vita….farlo o non farlo dipende solo dal coraggio..(coraggio di continuare a vivere, non di andarsene. Ho sempre sentito come un gesto codardo il togliersi la vita e lasciare gli altri a porsi mille domande)..intanto ci hai pensato…e perché?
Perché ti senti solo.
Ti senti solo, inadeguato, incompreso…pensi che è inutile…non ce la farai mai a reinserirti nel giro, e magari pensi che per agli altri se ci sei o non ci sei…. non fà differenza, anzi…ti dici che staranno anche meglio senza di te.
Ma se guardi meglio….vedi che tutti come te annaspano, faticano…cadono e si rialzano.
Si…carissimo/a la soluzione è tutta là…gettare via questo maledettissimo orgoglio che ci vorrebbe diversi da come siamo…la via d’uscita è accettarci con i nostri errori, i nostri difetti, i nostri limiti, le nostre voglie, i nostri desideri.
Cerchiamo di non essere i primi a colpevolizzarci.
Ricopio una frase del mio penultimo post:
La colpa non esiste
se non nella misura
in cui noi stessi l’abbiamo creata.
Siamo noi, perciò, che dobbiamo distruggerla.

…perciò ascoltiamoci…troviamo sempre tempo per tenere transitabili i ponti che uniscono le “isole nell’oceano della solitudine”
ecco..il tempo è volato e devo fare milioni di cose!
ma… adoro dedicare tempo allo scrivere un bel po di pensieri buttati giù alla rinfusa… si sà….sono fatta così.
ecco quello che penso – come lo penso – con umiltà.
Smack