da non perdere….per me


Il sole incide la tacca di un altro giorno col suo raggio più lungo; l’acqua spezza la bassa risonanza del sughero frantumandosi, a sua volta, nell’amarezza; l’anima perde l’ultimo artiglio e scivola via nella vasta notte sonora.
Splendido il vecchio cavaliere: solo rudere cavo che il vento ha pietà di abbattere!
Dove sei rosa purpurea dei mille sogni, pugno e farfalla della mia vita, bacio divenuto sangue e nessuna dignitosa ferita…ah! se ci fosse tempo! se ci fosse ancora tempo per mostrare a nostro padre tutto il veleno che ci è corso nelle vene, tutte le mele marce ingoiate a forza per non morire…d’amore! ah! se il tempo potesse darci una mano a ricucire le vecchie lenzuola lacere! Ma l’odore del muschio passato fa crescere i cerchi incompleti degli anni e dappertutto non trovi che cocci e vetri taglienti e sei senza scarpe, e devi girare in tondo come un vecchio orologio senza ore, senza nemmeno attimi, con una sola lancetta: noi! insalata d’esperienza, solo somma di errori e dare, dare, sempre dare, senza pensare ai nostri begli occhi troppo pieni di sale o alla bocca consumata dalle belle menzogne: crudeli verità servite a suturare le larghe ferite inutili e lungamente aperte ed a prosciugare gli infiniti dei del coraggio.
Cosa abbiamo mai amato se non il nostro smisurato non avere, il salato mercurio di ingenui pianti o i baci a capodanno, rubati a chiassose oche da salotto, leali e stupide adoratrici del frainteso dio dell’amicizia.
Conosco l’angoscia, la conosco bene! Tutti la conosciamo, e che gioia dopo, quando qualcuno riempie quell’immenso vuoto… e che amarezza poi, quando scopri che c’era un prezzo da pagare con la più assurda delle solitudini e le basse risonanze del sughero diventano laceranti grida e tuoni e l’acqua non si spezza più e ti copre, e nel tentativo di soffocare le bestemmie, uccidi le ultime parole d’amore.Ed anche il sole ha finito le sue tacche dei giorni e continuiamo a vivere nella squallida tastiera di un nero pianoforte o fra le righe bianche di una poesia.
Repertorio, repliche di te…patetico, inutile rimpiangere un bacio mai dato o troppo ripetuto!
Splendido il vecchio cavaliere dalla lucida corazza forte di saggezza, leale amante della sua regina, fedele e sincero servitore del suo re, stupido schiavo dei suoi sentimenti…
Ma adesso usciamo dalla morsa della pena, fingiamo un sorriso e lasciamo che all’anima ricrescano gli artigli, se c’è tempo.

conservai questo post…del blog Merovingio, scomparso anche lui..come altri.
Ma…qualcosa conservai: questo post.
ed ora lo riporto qui…perchè c’è qualcosa che sento dentro…che esce da queste righe e riecheggia dentro me.
Per uscire dalla morsa della pena, aiutarmi a far ricrescere all’anima gli artigli e cercare risposte alle tante domande che non vorrei pormi…
– cercare – forse per non trovare mai – perchè nulla è statico a questo mondo ed una risposta che è valida ora, potrebbe non esserlo domani.
domande scaturite da “quest’insalata di esperienza” che è la vita.
…quante sensazioni in questo periodo…uscita dai binari di una vita “su rotaie”, infrangi le regole, e gli eventi si susseguono a ritmo incessante…mentre il destino gioca a palla con i tuoi sentimenti.
ed io…che vorrei solo far si che nessuno soffra per le mie scelte..ma è impossibile, per quanto mi sforzi non ci riesco.

non perdere nulla

si…presto faro’ un bilancio di questo anno che sta’ per finire…non bisogna per forza aspettare il 30/31 dicembre per fare un resoconto delle cose buone e cattive che l’anno ci ha portato.
Ma…in questo momento la voglia di lasciare un ricordo e’ troppo forte.
Digito dall’aeroporto di Londra…mi sono regalata con la mia amica Paola un fine settimana a Londra.
E’ stato bello.
IL mio tempo sta’ per scadere!!
un bacio a me e a tutti