ho voglia di silenzio.
Spesso tengo il telefonino spento…tanto lui non mi chiama più di sua volontà dal giorno della nostra discussione martedì della settimana scorsa.
si, abbiamo parlato sotto sorveglianza anche sabato mattina…ma sempre perchè l’avevo cercato io.
sabato mattina ti ho detto tante cose…delusa, profondamente delusa, sconfitta…arresa.
e ti ho detto che devo elaborare il lutto…e tu mi hai detto “allora devo morire?”…bhè….non ricordo neppure cosa ti ho risposto…dal lunedì che sono tornata da Torino vivo come in apnea.
e poi…quando ti ho detto che avrei tenuto il cellulare spento…tu: “perchè?”…te l’ho detto…tanto tu non chiami…ed io voglio un po’ di silenzio…voglio parlare un po’ con me stessa…capire cosa penso io, cosa voglio io; perdonami se in questo modo ti ho in pratica precluso la possibilità di chiamarmi quando puoi…quando lei ti lascia solo…ma come posso accettare una situazione simile?
tutto ciò che mi accade intorno sembra essermi estraneo, indifferente, mi scorre intorno e non mi tocca come se fossi una goccia d’olio in un bicchiere d’acqua.
non percepisco più niente…tranne la profonda sensazione di vuoto, di sconforto ed una stanchezza che mi assale in attacchi repentini e violenti…come stasera che mi sono addirittura sdraiata sul tavolino del mac donalds.
forse è stato in uno di questi momenti che mercoledì sera ho avuto l’incidente con la macchina a parte la giornata trascorsa a piangere…le mie colleghe hanno addirittura detto che si sono sentite in colpa di avermi lasciata da sola all’uscita dal lavoro…avevano capito che ero in uno stato emotivo assurdo…avrei potuto far del male a delle persone innocenti…solo perchè io non riesco più a controllare il dolore, la confusione, il senso di spaesamento che mi lascia intontita e svuotata.
certo… potrebbe non essere così?
passo le giornate in un conflitto interno costante.
combatto incessantemente con me stessa.
lo chiamo, non lo chiamo.
lo cerco, non lo cerco.
mi penserà, cosa penserà…no, non mi pensa, stà solo con lei…ed io non sono più nulla.
mi ama, non mi ama? perchè mi ha mentito? e se non mi ha mentito perchè sta facendo quel che fà?
lei lo condiziona fino a questo punto? è lui che invece vuole stare con lei?
e poi…mi dicono devi fartene una ragione.
bella forza….ma come si fà?
come si fà ad accettare, a comprendere che un uomo che ti dice “ti amo”, voglio vivere con te, avere dei figli da te, parla con i suoi genitori di trasferirsi da te, ecc…ecc…di domenica….a distanza di 10 ore si trasforma in una persona alla quale sei quasi indifferente?
ditemi…come si fà?
sabato mattina ti ho detto che non volevo più sentirti, per la precisione ti ho detto che ci saremmo sentiti per gli auguri di natale.
..devo ritrovare me stessa, la mia pace, e per fortuna una mezza frase che hai detto mi ha fatto capire che anche tu hai compreso che il mio comportamento di martedì era …insomma…non ero io.
cioè…ero io esasperata.
ero io disperata
ero io incattivita
ero io …..si…più ci penso e più mi ritrovo in questa parola: disperata.
una lucida disperazione…quella che ti fà giocare il tutto per tutto, conta solo la verità, quel che pensi di dover dire, liberarti di un peso insostenibile…e poi…in questo stato…perdi tutto.
si…devo essere proprio sembrata una matta…fuori di me.
ma…non ce la facevo più. la stanchezza delle notti insonni…16 ore di viaggio in treno, lo stress al quale lei mi ha sottoposto con i suoi giochetti, la calcolatissima malizia che ha avuto nel volerti aspettare dopo avermi accompagnata in stazione per raccontarti ciò che aveva sentito dire tra me ed i tuoi…per mettere tutto in cattiva luce e ritrarmi come lei vuole….insomma…è stato veramente veramente troppo, e poi…la tua indifferenza di lunedì…si, ditemi chi non sarebbe esplosa.
c’è qualcuno a cui faccio veramente pena…e per darmi il coraggio di far passare i giorni mi dicono: se son rose fioriranno…dagli il tempo di capire cosa prova realmente per te.
li ringrazio per questa speranza che mi aiuta a far passare i minuti, gli istanti interminabili nei quali mi sento….divorare dal vuoto come un buco nero.
poi…c’è chi è cattivo con me…a parte che sono iperultrasensibile in questo periodo…però di dirmi seccamente “lei gli piace più di te” L. se lo poteva anche risparmiare, si sarebbe risparmiata anche la mia stupida esibizione di un fiume di lacrime.
non faccio altro che chiedermi come stai…se ti è passato quel dolore al petto che ti preoccupava nel fine settimana….se al lavoro le cose filano lisce…se con lei stai bene…..oddio…solo scrivendolo ho sentito una fitta al cuore.
basta così….ci vuole tempo.
io ho bisogno di tempo per ……non lo sò nemmeno più per che cosa.
e tu…cerca di …….non lo sò.
cosa dovresti capire? hai scelto lei…dopo martedì ….hai scelto lei…no…non ci voglio credere…non è possibile.
……..mi sento veramente ……vuota, stupida, una scarpa vecchia usata da buttare via……
sight…….sight…..
buona notte a tutti….
Post tuo, post mio….
quello che scrivo oggi mi è venuto in mente commentando due post;
il primo è di un ragazzo che soffre per amore, la sua sofferenza mi ha colpito, ho letto tanto che mi ha ricordato me stessa e gli ho risposto così:
“come ti capisco…io che di anni ne ho il doppio dei tuoi ma il cuore non se ne è accorto.
Le mie amiche mi prendono in giro perchè tengo anche un sms dove mi ha scritto solo: “tutto ok?”
Carissimo…tu hai la mia stessa malattia, si chiama innamoramento, nella forma acuta.
Purtroppo (o per fortuna) non esistono antibiotici, vaccini, pennicelline, …niente di niente. Esisti solo tu…e ciò che tu decidi di fare del tuo cuore, solo tu puoi decidere di guarire o rimanere “malato”.
e poi….verissimo….rivedere i suoi occhi sarà come avere un’altro attacco acuto di malattia, ma se (e sottolineo SE) hai deciso che non la vuoi più nella tua vita (perchè non potrai mai più cancellarla dal tuo cuore, anzi…non provare a farlo, ti faresti solo più male) devi contare nell’aiuto del tempo e distrarti. Io sono appena tornata da un viaggio…mi ha fatto talmente bene che ripartirei adesso.”
perchè l’ho trascritto? perchè sono parole che dovrei ripetere anche a me ogni giorno aprendo la finestra la mattina e salutando il sole.
Del secondo prendo un piccolissimo stralcio:
“Voglio con tutte le mie forze ritrovare il sorriso”
cara Mary manca una precisazione…voglio ritrovare il sorriso del cuore.
Le labbra non hanno mai smesso di sorridere tra una lacrima e l’altra, ma i miei occhi…tradiscono quello che c’è dentro, io voglio ritrovare la vera gioia, quella che ti fà ballare il cuore.
E … se lotto contro i sentimenti che provo non ritroverò mai questa serenità, questa lieta pienezza del vivere.
Per farlo devo capire la mia vita, capire chi mi circonda
capire MV: nella migliore delle ipotesi…ovvero se eri sincero quando mi dicevi e mi scrivevi TI AMO… posso consolarmi solo pensando che se un piccolo variopinto colibrì è innamorato di un maestoso e candido cigno…per grande possa essere l’amore che uno nutra per l’altro…non ci sarebbe stagno, lago o cielo che potrebbe accogliere la loro unione.
Ci si può lacerare rincorrendo la realizzazione del sogno irrealizzabile di un cuore matto…, lottare contro questo sentimento per cacciarlo dal cuore…oppure… lasciare che questo fuoco che arde dentro non si spenga.
Lasciare che bruci lentamente, scaldi i giorni freddi, illumini i giorni bui, pensando che se al mondo esiste qualcosa di così bello…il mondo
E’ BELLO.
Buongiorno al nuovo giorno!!