pensieri su…perchè non rallentiamo??

Ho letto un post…toccante, molto toccante

http://dolphin.blog.tiscali.it/pv1656453/

….leggendo questo post…ho sentito una stretta al cuore.
Tanti ricordi, sensazioni vissute sono tornate alla mia mente e detto-fatto…ho cominciato a scrivere.
…nella vita più o meno tutti indossiamo delle maschere, bisogna essere sempre efficienti, produttivi…altrimenti sei fuori.
e quando ti senti fuori dal meccanismo…cerchi di non darlo a vedere, cerchi di rientrare in fila come se dovessi solo reinserirti nel trenino dei festeggiamenti di capodanno.
poi..ti rendi conto che non ce la fai.
o forse lo sforzo è eccessivo per te, forse pensi che non ne vale la pena…passerà…
..quasi ti dici che per fortuna non si sono accorti che tu sei uscito dalla fila e sei lì di lato con il fiatone.
Non ce la fai a correre come gli altri.
speri che sia per poco..che passi, che non se ne accorga nessuno, o che un evento miracoloso ti dia l’opportunità di reinserirti…tra quei volti che sanno cosa fare, quando farla, come farla e dove andare.
Tu – sei fuori posto e basta.
..basterebbe rendersi conto che in realtà… tutti fanno una faticaccia incredibile, e se chiedessi una mano..in tanti ti aiuterebbero…basta aver il coraggio di dire: NON CE LA FACCIO DA SOLO, AIUTATEMI ..
non è vero che il mondo è tutto cinico, no, non lo è.
Ma và di fretta…corre…corre troppo…e non tutti ce la fanno a stargli dietro.
Perché non rallentiamo un po’ tutti?
Io…devo ringraziare Mv per l’umanità che mi ha donato…un’umanità fatta di lacrime, di ferite, crepe nella mia corazza di mentalità medio-borghese.
Sono stata per anni considerata una perfettina…coprivo tutti i miei ruoli sociali al meglio… a scuola, in famiglia, al lavoro, con gli amici.
Sempre stata una persona responsabile, affidabile, efficiente, comprensiva, pronta ad aiutare tutti. Questo era diventato il mio ruolo sociale.
Impossibile pensare di uscire da questi binari.
Chiusa nella mia torre d’avorio…vedevo il mondo intorno a me, e la mia sensibilità mi faceva provare dolore e cordoglio per le sofferenze altrui…ma…ora comprendo la differenza.
Se non hai mai provato certe cose…non puoi realmente comprendere.
Ricordo un avvenimento narrato in un libro meraviglioso (Più grandi dell’amore D. La Pierre) Madre Teresa inaugurava uno dei suoi centri a New York e vietò alle sue suore la doccia calda ed altre comodità: se non hai mai provato la fame..se non hai mai provato il freddo…se non hai visto tuo figlio morire di fame e malattia…non sai cosa sia la povertà (e qui tanto ci sarebbe da dire…sui nostri sperperi…ma è come aprire una voragine senza fondo)
insomma…non mi rendevo conto che il mondo intorno era pieno di gente come me…tanti, veramente tanti (per non dire tutti…sembra sempre brutto generalizzare) con indosso una maschera.
Appena la mia è caduta frantumandosi in mille pezzetti…ho umilmente confessato, mostrato la mia fragilità umana, i miei errori, la mia debolezza…ho visto aprirsi davanti ai miei occhi un mondo nuovo.
Un mondo vero, fatto di palpitidi dolore, di gioia, di sensazioni e sentimenti celati.
Uomini e donne si sono svelati…racconti di realtà inconfessabili, di presunte colpe, di accomodamenti di realtà scomode.
.. vedi un mondo nuovo…come se invece di vedere un bel giardino all’italiana tutto ordinato passeggiando attraverso i vialetti…diventassi miracolosamente piccolo…come un insetto e ti rendi conto di quanta vita e quanto disordine regna tra le piccole foglie, tra i rami.
Quando si pensa di togliersi la vita….farlo o non farlo dipende solo dal coraggio..(coraggio di continuare a vivere, non di andarsene. Ho sempre sentito come un gesto codardo il togliersi la vita e lasciare gli altri a porsi mille domande)..intanto ci hai pensato…e perché?
Perché ti senti solo.
Ti senti solo, inadeguato, incompreso…pensi che è inutile…non ce la farai mai a reinserirti nel giro, e magari pensi che per agli altri se ci sei o non ci sei…. non fà differenza, anzi…ti dici che staranno anche meglio senza di te.
Ma se guardi meglio….vedi che tutti come te annaspano, faticano…cadono e si rialzano.
Si…carissimo/a la soluzione è tutta là…gettare via questo maledettissimo orgoglio che ci vorrebbe diversi da come siamo…la via d’uscita è accettarci con i nostri errori, i nostri difetti, i nostri limiti, le nostre voglie, i nostri desideri.
Cerchiamo di non essere i primi a colpevolizzarci.
Ricopio una frase del mio penultimo post:
La colpa non esiste
se non nella misura
in cui noi stessi l’abbiamo creata.
Siamo noi, perciò, che dobbiamo distruggerla.

…perciò ascoltiamoci…troviamo sempre tempo per tenere transitabili i ponti che uniscono le “isole nell’oceano della solitudine”
ecco..il tempo è volato e devo fare milioni di cose!
ma… adoro dedicare tempo allo scrivere un bel po di pensieri buttati giù alla rinfusa… si sà….sono fatta così.
ecco quello che penso – come lo penso – con umiltà.
Smack