bhe’…stavolta tocca a te il posto d’onore.
non ho mai scritto di te qui, sembra quasi che non esisti.
per la verità non ho mai scritto di te quasi mai nei miei diari.
Non c’era molto da dire: tranquillità, pace e serenità sono stati il filo conduttore del nostro rapporto.
Non abbiamo mai litigato, mai discusso, mai arrabbiati.
e da mesi ormai…neppure parliamo più.
Ma stasera dovremmo (uso il condizionale perchè ormai sono abituata a veder stravolgere cose pianificate all’ultimo istante…ed anche stamattina c’è stata un avvisaglia che potrebbe accadere di nuovo) finalmente parlare…
l’avvio me l’ha dato la richiesta di MV…ma ormai i tempi erano maturi comunque.
Per me è stato bello.
Non rimpiango nulla…ci ho creduto…e ci ho messo tutta me stessa finchè ci ho creduto, eri tu la ragione della mia vita.
anzi…mi reputo fortunata di aver passato così tanto tempo felice, convinta al 110% di ciò che provavo per te, non molti sono così fortunati.
eravamo la perfezione.
sempre sorridenti…il ritratto della felicità coniugale.
negli occhi di piccola freccia vedo il mio amore per te com’era.
…poi…un mattino d’estate mi sono accorta che respiro anch’io, ma a te non importava più di tanto, a quanto pare.
non era estate per la verità…era l’autunno/inverno 1999…è cominciata la distruzione della mia ex vita.
stamattina MV mi ha invitato a non parlare con nessuno oggi per non farmi influenzare nei nostri discorsi di stasera.
Forse è stato un invito superfluo, ma ho apprezzato che l’abbia pensato e che l’abbia detto…è una delle cose che mi piace di lui, mettersi sempre dall’altra parte della barricata.
bhe’..scrivo qui e rifletto.
carissimo..il problema è che non riesco a perdonarti. Per questo finirà.
Non sono neppure riuscita ad odiarti…forse…l’avessi fatto…chissà…la vita è strana.
Non posso perdonarti di aver distrutto l’unica possibilità che il mio sogno diventasse realtà, ed il mio sogno non era irrealizzabile, era nelle tue mani, nel tuo cuore..e tu…l’hai gettato lontano.
Non potrò mai più raggiungerlo…se non in un’ipotetica altra vita.
Volevo una famiglia come la volevo io…non come la volevano “gli altri” e tu dovresti sapere a chi mi riferisco.
Dovevi sapere tu più di tutti quanto avessi bisogno di “una famiglia vera”.
tu sapevi le mie origini, la mia adolescenza, i miei vuoti.
ma no….il tuo egoismo, l’amore più grande che non era per me…ma per te stesso e per chi ti ha dato la vita,…non ti ha permesso di decidere il meglio per noi.
ed io…non ti ho amato abbastanza per accettarlo…perdonami.
e poi sai come succede…quando passa l’amore…vedi tutto con altri occhi.
finisce la magia che colora tutto di rosa….e vedi la realtà come realmente è.
Non che prima fossi realmente cieca…ma ..bho’…giustificavo tutto.
Mi rendevo conto che spesso anteponevi te stesso a me sia in piccole che in grandi cose…ma…era giusto…i tuoi desideri venivano prima dei miei.
Mi rendevo conto che….certe cose, avvenimenti che desideravo, spesso rimanevano desideri irrealizzati…ma cavolo…non so’ descriverti cosa ho provato quando ho capito che non capitava per caso, per destino…ma solo perchè TU fin dall’inizio te ne fregavi di ciò che avrei voluto e che per evitare discussioni (quelle famose discussioni che sono sempre mancate nella nostra vita) aspettavi per farmelo capire l’attimo in cui…non era più possibile porvi rimedio?
ho un elenco di prese in giro lungo un chilometro…e ce l’ho perchè non si trattava di sciocchezze…a quelle ho fatto caso solo negli ultimi tempi.
Mi riferisco a cose importanti…a momenti unici e irripetibili della NOSTRA vita.
momenti per i quali ti chiedevo di fare qualcosa…che solo da te avrei voluto…non da altri.
e tu…promesse…false…e poi…io da sola contro l’evidenza.
poco tempo fà avevi avuto l’opportunità di dimostrarmi che eri cambiato sotto un certo punto di vista…non ti dissi nulla per non influenzarti…(non credo che avrei potuto farlo…c’è chi su di te ha molto ma molto più potere di me…), forse non sarebbe cambiato nulla….ma cavoli… sarebbe stato un enorme mucchio di punti a tuo vantaggio…e da non sottovalutare che come ti accennai era un’occasione concessa dal caso di provare come sarebbe stato vivere l’uno senza l’altro.
ma anche stavolta…ha vinto chi sai tu.
occasione persa, forse non sarebbe cambiato nulla…bho’…ormai…non lo sapremo più…tantè che come al solito…me lo hai detto a cose fatte, tanto per non perdere il vizio.
c’è chi mi rimprovera di non aver cercato di cambiarti.
ma …non ho mai voluto che tu fossi chissà cosa…sai che mi andavi benissimo com’eri.
ma in quel periodo…non dovevi negarmi ciò che mi hai negato.
c’è chi dice che avrei dovuto accettare il tuo no. Se non te la sentivi…non te la sentivi.
ma qui viene il bello: eri tu che non te la sentivi…o parlavi con la tua voce ma con pensieri non tuoi?
se mi amavi…se sognavamo una famiglia…e si sà cosa vuol dire famiglia… perchè il tuo no?
bhe’…stasera cercherò di dirti più che posso di quello che stà scritto qui…ci proverò, dipenderà da te quanto riuscirò ad aprirti i miei pensieri.
ti dirò che ti voglio ancora bene, che non voglio la guerra …tu non sai ma è già da tanto che “ci proteggo” da una guerra.
Si sà come và in questi casi…tutti devono dire la loro.
Si mettono a scavare…a cercare le colpe…e dato che siamo tutti esseri umani…di sbagli se vogliamo metterci a cercare…ne troviamo a montagne.
spero che sapremo però ragionare per una volta con le nostre teste…ci spero proprio…per il bene nostro e di ….piccola freccia.
spero che sapremo darci l’opportunità di lasciarci reciprocamente scrivere il testo del resto della nostra vita…senza perderci….distanti ma vicini.