Quando le luci si spengono –
poco per volta ci si abitua al buio
come quando il vicino, sollevando alto
il lume, sigilla il suo addio.
Dapprima – i passi si muovono incerti
nel buio improvviso –
poi – lo sguardo si abitua alla notte –
e senza incertezza affrontiamo la strada.
Ed è così che nelle oscurità più fonde –
in quelle notti lunghe della mente
quando non c’è luna che disveli un suo segno –
quando non c’è stella che – dentro – s’accenda –
E i più coraggiosi – per un poco brancolano –
e battono – a volte – dritti in fronte –
contro il tronco di un albero –
ma poi imparano a vedere –
E allora è la Notte che si trasforma –
oppure un qualcosa nella vista
che alla Mezzanotte si conforma –
E la vita procede quasi senza incertezza.
Emily Dickinson (1862)
Finirà la lunga notte della mia mente…
Quando?
… allora le mie incertezze saranno solo un ricordo.
e il dolore…passaggio obbligato per crescere,
qualcosa di cui ringraziare.
Quando avrà fine il mio Medio Evo?
…prima o poi rimetterò le mie ali
e tornerò a volare….lo spero tanto.
E tu….vorrei capirti.
stasera…senza avviso mi hai mandato un sms
indecifrabile/chiarissimo:
“tutto cambia…ma resta com’è”
perchè non mi parli con il cuore?
perchè mi tratti come una bambola?
..prima mi tiri su e poi mi butti giù…
ma soprattutto…perchè te lo lascio fare?
………risposta ovvia.
ma tu perchè lo fai?
………e mi do’ la risposta che preferisco.
mento a me stessa?…
il problema è che io credo in te…cavoli
sono sicura di non sbagliarmi, lo sento!
io sono sicura che sei una persona straordinaria, stupenda
ma…….perchè fai così?
…tanto tempo fà mi dicesti che ero il tuo angelo con la gonna…
ma non ce la faccio più a proteggerti da te stesso…
non ce la faccio più.