è tanto…

è tanto che non scrivo pezzi di cuore ….c’era un motivo.
dovevo vedermi con Franco questo fine settimana…e non volevo che lei lo sapesse e alterasse il nostro incontro. Tutto inutile…l’ha saputo lo stesso.
eccomi qui…innamorata come prima. Tutto uguale, tutto diverso.
Ho passato con lui altri momenti meravigliosi…non avendo fatto l’amore…no…non l’abbiamo fatto. Avremmo potuto..ma….siamo stati corretti entrambi. Mi fa male scriverlo…mi fa male. Mi fa male pensare che quando ha deciso di essere corretto…ha deciso di farlo per lei e non per me.
Ed io mi sento un’idiota per non aver “approfittato della situazione”…no, non l’ho fatto….lei l’avrebbe fatto. Infatti…lei è con lui io no.
Più di due anni….lui che vive con lei…ed io che ormai ho capito che lui è l’uomo migliore che abbia mai incontrato.
Lo so. Mi direste: mai sei matta? Ti ha tradita, ti ha mentito, si è comportato da stronzo un’infinità di volte..ma io vi risponderei: si…avete ragione…l’ha fatto…ma se il mio cuore ancora capisce qualcosa di sentimenti…..non c’è mai stata cattiveria nel suo comportamento, non c’è stato calcolo…no. Solo ingenuità, leggerezza, voglia di non pensare. Era lei che tirava e tira le fila di tutto il gioco.
allora mi si potrebbe replicare: e tu ami un uomo così? un uomo che si fa condizionare? si…perchè lo fa per il suo buon cuore.
e ….nonostante tutto il dolore che provo anche adesso….non posso non amarlo con tutta me stessa.
Domenica siamo stati insieme….e seppure cercavamo addirittura di evitare di toccarci perchè ogni contatto era….era….come ricreare uno spicchietto di paradiso che sapevamo era fonte di problemi al ritorno della vita “normale” …bhè….quando mi dava la mano…io sentivo il mondo intorno a me esplodere di gioia.
Un giorno con chi ami è un dono meraviglioso.
è un profumo di comunione dei sensi che ti attraversa cuore, testa, anima.
io con lui mi sento completa…..non ho più bisogno di nulla al mondo.
tutto era stupendo: il cielo, il sole, il vento fresco, i bambini che giocavano con strane e divertenti biciclette, gli uccelli nel piccolo laghetto, la città vista dall’alto, i vecchietti che chiedono indicazioni, le piante, i fiori…le mani intrecciate.
…ho solo dovuto dimenticare che era un giorno solo….che poi sarai di nuovo con lei…che è stato un arcobaleno che ha colorato il mio cielo,
che è stato una cometa che l’ha reso speciale ed unico…
“avrei voluto che torino fosse stata tutta piena di salite e discese per poter tenere la mia mano sempre stretta nella tua”.
mi hai definitivamente comunicato che non provi più sentimenti per me ….
io…no…io ti amo ancora.

tanto per cambiare….

dunque, dato che mi trovo in una giornata particolarmente buona, sarà perchè sono finite le dichiarazioni dei redditi, sarà perchè sono arrivata al terzo giorno da neo-temporanea-single, sarà perchè l’orizzonte mi sembra di intravederlo leggermente roseo, sarà perchè non ho mai disprezzato farmi due risate ogni tanto…e sarà perchè mi ha veramente divertito leggere questa mail che mi è arrivata…
insomma…la lascio qui per sottolineare una buona giornata!!!

Master per la donna sulla “Funzione cerebrale”

Obiettivi del Master: Far imparare alle donne quest’affascinante esperienza che è l’uso del cervello.

Requisiti: Esistenza del tutore di sesso maschile in regime domiciliare, senza il quale il corso perde efficacia e non si ottengono i risultati sperati.

Durata: MORE 30 giorni per modulo, ROSSE 60 giorni per modulo, BIONDE a vita.

Programma: Il Diploma e’ diviso nei seguenti quattro moduli
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MODULO 1: “VOLENDO USARE IL TUO CERVELLO”

· Accettando il tuo destino: sei nata donna.
· Conoscendo il tuo habitat naturale: la cucina.
· Superando la dipendenza dalle tue amiche (teoria e pratica).
· Apprendendo ad organizzare la tua borsetta

Esercizi pratici:
· Apprendendo a comprare in meno di 4 ore. Nozioni basiche.
· Stabilendo dei limiti. L’uso del trucco.
· Programmazione basica: Tu e il microonde.
· Programmazione avanzata: Tu e il videoregistratore.

MODULO 2: “GUIDANDO”

· L’automobile: questa grande sconosciuta.
· Cosa succede quando si entra in macchina? Dinamica di gruppo.
· Parcheggiando la macchina nozioni basiche:
I° PARTE – il marciapiede esiste.
II° PARTE – anche gli altri devono aprire lo sportello.
II° PARTE – il furgone deve passare.
· Parcheggiando la macchina corso avanzato: evitare l’incidente.
· Freno e acceleratore: una sfida che puoi vincere.
· La frizione: il fantastico mondo del mistero.
· Cambiare: guida completa e definitiva (bionde solo macchine con trasmissione automatica).
· Tutto ciò che hai sempre voluto sapere su sinistra/destra e non hai mai osato chiedere.
· Dinamica di gruppo: esiste una qualche differenza tra il tirar fuori la mano per indicare che si gira o per asciugarsi lo smalto per le unghie.
· Uso delle frecce: teoria e pratica.
· Giochi di colore: conoscendo il semaforo (esperienze pratiche)
· Geometria descrittiva avanzata: parcheggiando l’auto nel garage.
· La cassetta degli attrezzi: questo mondo inesplorato.
· Sopravvivenza I: in quale parte dell’auto si trova il cric?
· Sopravvivenza II: come cambiare una ruota senza macchiarsi la gonna?

Esercizi pratici
· Sopravvivenza III: impara tu stessa a verificare i livelli dell’olio e dell’acqua.

MODULO 3: “VITA DI COPPIA”

· Concetto di limite I: corso per comprendere che per quanto alti siano i tacchi, non sarai mai all’altezza di un uomo.
· Concetto di limite II: comprendere che per quanto puoi essere attraente non sei l’unica al mondo.
· Linguaggio I: definizione della parola “si”.
· Dinamica di gruppo: 20 esercizi pratici per la domanda “Sei pronta?”
· Linguaggio II: definendo il concetto di “5 minuti”.
· Educazione Civica e Morale I: la tensione premestruale è solo un tuo problema.
· Educazione Civica e Morale II: imparare a non disturbare l’uomo che è stanco.
· Educazione Civica e Morale III: imparare a non intervenire nelle conversazioni degli uomini.
· Educazione Civica e Morale IV: evitare domande infantili come “Sono grassa?”,”Come mi sta?”, “Noti qualcosa di diverso?”.
· Sincerità I: eliminare le mezze verità. Dinamica di gruppo: sperimentando.
· Sincerità II: imparare a dire ciò che si pensa. Corso di pensiero lineare.
· Giorno di compere I: la carta di credito e quella parola sconosciuta “LIMITE”
· Giorno di compere II: dividendo i volumi: anche tu puoi portare dei pacchetti.
· Perché tua madre non è la benvenuta. 350 esempi commentati.
· Il fenomeno del tempo: la cena all’ora di cena.

MODULO 4: ?APRENDO GLI OCCHI SULLA REALTA’?

· Uso del telefono: Quando tagliare? Il concetto di tempo.
· La metamorfosi femminile attraverso il trucco: foto e proiezioni.
· La multi-abilità: guidare ed in contemporanea truccarsi, dipingersi le unghie, telefonare col cellulare, dirigendosi all’appuntamento con la propria madre.
· Eliminare il vizio della telenovela: il primo passo verso il processo di disintossicazione cerebrale.
· Corso avanzato: la vita non è una telenovela.
· Cosa succede al tuo corpo? Tu e la legge di gravità
· Accettare te stessa: gli specchi non mentono mai.

Richiedi già un posto!!! Numero limitato.
Nota: coloro che si sentissero offese per il contenuto di questo master, s’iscrivano al più presto al corso speciale
“Casi Urgenti”

BUONA GIORNATA, smack

due righe tanto per…..


due righe tanto per ….
…per dire che mi sento immensamente felice!!
…per dire che vorrei scrivere tanti post tanto lunghi…così lunghi che non li leggerebbe nessuno,
…per dire che vorrei comprare un pc nuovo…come lo sogno io…un bel portatile che porto sempre con me e soprattutto che funzioni…non come quello che ho a casa e che non si avvia più, neppure se gli attacchi gli strumenti più efficaci per la rianimazione..così potrei scrivere post, mail e commenti con calma..magari,come mi accadeva spesso, in compagnia della luna;
…per dire che ….il mondo è bellissimo!
…per dire che …. ci sono giorni nei quali non hai vinto un milione di euro alla lotteria, non ti hanno comunicato l’assunzione in un posto di prestigio che sognavi da secoli, non accade nulla di quegli eventi che normalmente vengono considerati “da ricordare”, che ti cambiano la vita, come il giorno del matrimonio, la nascita di un figlio..o chissà cos’altro, …insomma ci sono giorni che non accade nulla di particolarissimo…in alcuni di questi giorni trovi però la bellezza intrinseca del significato della vita e questa bellezza esplode davanti ai tuoi occhi in una miriade di sensazioni, emozioni che ti fanno vibrare ogni cellula del corpo, provi una gioia immensa, pace, senti l’armonia del mondo intorno a te ed è bellissimo stare a questo mondo!
..per dire che ci sono giorni nei quali hai fatto pace prima di tutto con te stesso, e in questa pace riesci a vedere il lato buono delle cose, di tutte le cose che ti accadono perchè ogni avvenimento porta con se aspetti positivi e negativi, stà a noi cogliere il buono che c’è.
…per dire che è bello poter scrivere – qui – adesso – in un attimo rubacchiato in ufficio alla pausa pranzo …scrivere che è bello aver ricominciato a sorridere e sentire dentro di me la forza e la volontà di non voler smettere più.
ummm….bhè…non sono proprio due righe…và bene lo stesso?
🙂

tanto pè cantà…


stamattina è una buona mattina per pensare.
mi sento abbastanza lucida…e tanti pensieri si sono rimessi in fila..dopo un buon sonno ritrovo la giusta prospettiva.
o forse non è stato il buon sonno…ma il discorso fatto con E.
Era tanto che non mi chiedeva di me; l’ha fatto perchè negli ultimi giorni ha visto l’infelicità sul mio viso e la lacrima in tasca (parole sue) ed io tra una lacrima, un singhiozzo ed un sospiro gli ho fatto una panoramica della situazione; farlo è servito anche a me per rimettere in fila i pensieri.
alla base del mio star male c’è che non sò cosa voglio dalla vita…ho perso di vista chi sono…perchè vivo, perchè respiro.
…e non sapere chi sei, cosa vuoi.. ti fà sentire distrutto dentro.
Ho sempre fatto tutto per qualcun’altro, prima per i baci e la gioia di mia madre, poi il mio sole è stato E, poi la mia canzone è stata MV…oggi…per chi respirare, per chi alzarmi la mattina dal letto?
dovrei farlo per ME! devo imparare a farlo per me.
cosa voglio io? non lo sò più…sò cosa volevo: volevo una famiglia da amare.
c’è F…ma non riesco a superare le barriere della mente, e forse è giusto che sia così…ho bisogno di tempo, il cuore è troppo ferito.
Tutti direbbero che ho un altro motivo per vivere, Piccola Freccia…ma io no.
Non ho mai trovato giusto vivere per un figlio. Ad un figlio si dà la vita, gli si insegnano le cose, gli si stà accanto in ogni momento nel quale ha bisogno di te, devi essere il suo faro, non deve essere il contrario.
Noi siamo gli archi che lanciano i figli verso il domani…frecce che scagliamo con forza perchè arrivino il più in alto possibile.
E. non capisce come ho potuto trovarmi in questa situazione…non lo capisce nessuno…certo, dovrebbe essere strano che non lo capisce lui…ma…non in realtà ho imparato che non lo è più di tanto, carne nella carne, spiriti affini, anime gemelle…bhò…secondo me siamo tutti solo compagni di viaggio.
compagni di questo straordinario viaggio che è la vita…alcuni per tratti brevi, altri per tratti più lunghi.
alcuni ci accompagnano in tratti difficili, disastrati…altri condividono con noi solo attimi sereni…ma ogni cosa ha un senso, ed ogni compagno di viaggio ci insegna qualcosa anche se passa con noi solo un istante, l’importante è aver sempre la voglia di imparare e l’umiltà di capire che gli altri hanno sempre qualcosa da insegnare a noi.
io ho imparato tanto da MV…tanto…l’ho scritto un’infinità di volte e non lo dimenticherò mai…
obiettivamente sò anche che a me piace vedere il mondo pieno di gente buona…e pochi cattivi.
tanti pensano invece che sia l’opposto.
la mia amica Al. heheheheh…parte dal presupposto che sono tutti str***i con rare eccezioni di gente buona, dai la tua amicizia quando hai trovato queste mosche bianche.
io invece ragiono che tutti sono buoni…pochi gli str***i e quelli che lo sono hanno i loro buoni motivi.
chissà chi ha ragione?
MV…tanti (per la verità quasi tutti) mi dicono che si è comportanto da str***o…ma io sò che in fondo non lo è.
ha solo commesso degli errori di valutazione, prospettiva…come ne ho commessi io e qualunque altro essere umano.
quello che ora non accetto è il suo voler di nuovo seminare pensieri bui nella mia mente. Perchè deve farlo? perchè punta il dito sempre su ciò che c’è di brutto e apportatore di infelicità? per mettermi in guardia dice lui…ma in realtà non è spezzando le gambe a qualcuno che và nella direzione sbagliata che lo aiuti. Se pensi che vada dalla parte sbagliata…gli parli, gli stai accanto…lo porti con dolcezza a riflettere su cosa sta facendo e non lo fai sentire solo.
tu…MV…mi stai facendo vedere solo un baratro dopo un altro baratro, poi stacchi quel maledetto telefono, e mi lasci sola. Avrai i tuoi buoni motivi, ok…però non pensi a cosa provo io? Non ti chiedi cosa provoca in me ascoltare quello che dici?
e che cavolo!!!
e poi divento triste? e come potrei non diventarlo? secondo te sbaglio tutto? forse si, e allora? ho sbagliato prima…forse sbaglio di nuovo, forse ho sbagliato anche con te..e allora? tu, mia madre…siete così sicuri di sapere sempre cosa è giusto? io no.
e se non lo sò io parlando della MIA vita…come pensate di saperlo voi? cavolacci…ricordatevi il significato della parola umiltà..e dopo venite a dirmi cosa è giusto e cosa sbagliato.
io intanto stamattina me la canto…mi godo questa domenica mattina serena e piena di colori…cercando di tenere il buio ed il freddo lontani da me.
Tanto pè cantà…
E’ una canzone senza titolo
tanto pe’ cantà…
pe’ fà quarche cosa…
non è gnente de straordinario
è robba der paese nostro
che se pò cantà pure senza voce…
basta ‘a salute…
quanno c’è ‘a salute c’è tutto…
basta ‘a salute e un par de scarpe nove
poi girà tutto er monno…
e m’a accompagno da me…
Pe’ fà la vita meno amara
me so’ comprato ‘sta chitara
e quanno er sole scenne e more
me sento ‘n core cantatore.
La voce è poca ma ‘ntonata,
nun serve a fa’ ‘na serenata
ma solamente a fà ‘n maniera
de famme ‘n sogno a prima sera…
Tanto pe’ cantà
perchè me sento un friccico ner core
tanto pe’ sognà
perchè ner petto me ce naschi ‘n fiore
fiore de lillà
che m’ariporti verso er primo amore
che sospirava le canzoni mie
e m’aritontoniva de bucie.
Canzoni belle e appassionate
che Roma mia m’aricordate,
cantate solo pe’ dispetto,
ma co’ ‘na smania dentro ar petto,
io nun ve canto a voce piena,
ma tutta l’anima è serena
e quanno er cielo se scolora
de me nessuna se ‘nnamora…
Tanto pe’ cantà
perchè me sento un friccico ner core
tanto pe’ sognà
perchè ner petto me ce naschi un fiore
fiore de lillà
che m’ariporti verso er primo amore
che sospirava le canzoni mie
e m’aritontoniva de bucie.

rieccoti qui Angy serena e felice…
non andare via…
non permettere a nessuno di rinchiuderti di nuovo
nel più profondo e buio angolino del mio cuore,
canta Angy…canta e pensa a lui con un sorriso sulle labbra,
anche se fino a ieri sera piangevi…ora sorridi.
fai ciò che senti di fare…ogni giorno, ogni minuto…
è la tua vita…e solo tu puoi decidere cosa fare Angy
tu e piccola freccia.
BUONA DOMENICA A TUUUUTTTOOOOOOOO IL MONDOOOOOO

parliamo di lavoro..tanto per cambiare


Non ho mai amato molto il mio lavoro…l’ho sempre sentito freddo.
con una piccola dose di autoironia mi definisco una piccola Fantozzi…il mitico ragioniere…e poi…quando parlo del mio lavoro…una leggera smorfia di disgusto appare sul mio volto…pensando che il massimo della soddisfazione è un bilancio che quadra, un discreto utile?e niente imposte da pagare per la gioia del contribuente.
ovviamente questa è una ben misera interpretazione che farebbe inorridire il mio capo, ma spesso ho sentito così il mio quotidiano lavoro: un arido mondo nel quale vivo per massima parte della mia giornata.
La maggior parte delle persone con le quali hai a che fare ha il portafoglio al posto del cuore e una calcolatrice al posto della testa, insomma…se non fosse che è il lavoro che faccio da tanto tempo ed ho imparato a farlo abbastanza bene, se non fosse per qualche simpatico vecchietto che vediamo per la dichiarazione dei redditi e coglie ogni scusa per venire a far due chiacchiere….verrebbe voglia di prendere la porta, augurare a tutti una vita gioiosa, ricca di soddisfazioni, tanta salute e ricominciare da capo.
cosa mi piacerebbe fare? bhè..i miei giorni adolescenziali sognavano il camice bianco dell’infermiera, sogno abbandonato per un’amicizia appena nata tra i banchi di scuola.
Non volevo perdere quest’amica…e non lasciai la scuola di ragioneria al momento giusto, come dire che ad un bivio della mia vita…invece di girare separando la mia mano da quella della persona alla quale tenevo di più, ho tirato dritto.
poi…di lavori ne ho fatti diversi…non fosse altro perchè ho dovuto iniziare abbastanza presto.
ma ciò che mi ha dato più gioia è stato un biennio in un vivaio.
in realtà avrei dovuto occuparmi anche lì di tristi faccende…come preventivi, fatture, registri.
ma nulla e nessuno poteva impedirmi di gironzolare tra fiori, piante, vasi, portavasi ed oggettistica varia; mi inebriavo di colori, dell?odore della terra bagnata, gironzolavo nella serra a temperature tropicali perfettamente a mio agio, avrebbero dovuto legarmi con una catena alla scrivania per impedirmelo?ma non l?avrebbero mai fatto, ero come dire?la loro giovane mascotte.
la fantasia e la manualità trovavano sfogo tra carta crespa, fiocchi e nastri colorati.
ricordo che ero capace di prendere una piantina di violette africane e farla diventare un piccolo gioiellino.
era bello vedere clienti andar via felici con qualcosa che si vedeva era stato pensato e preparato con amore avendo speso molto poco.
mi divertivo a preparare composizioni di piante d’appartamento, piante grasse…e mi piaceva imparare.
i miei “capi” mi davano libertà decisionale…e poi…adoro lavorare,
sarà che in testa ho sempre avuto una poesia dei tempi di scuola…
peccato non ricordarla esattamente, ma più o meno il senso era questo:
di pane profuma il fornaio,
di vernice il pittore,
di mare il pescatore,
solo chi ozia non profuma di nulla…
anzi puzza anche un pò!
E’ stato qui che ho capito concretamente cosa vuol dire differenza di ceto a livello economico:
ho visto spendere cifre spropositate per cose assolutamente superflue.
Non dimenticherò mai un avvenimento.
Eravamo uno dei primi vivai ad avere la produzione propria di orchidee, un miracolo della natura e ne eravamo tutti fieri, orgogliosissimi.
Venne una ragazza che doveva partecipare ad un matrimonio e voleva fare una sorpresa agli sposi.
Aveva già provveduto al regalo di nozze ed aveva avuto la bella idea di far trovare sul loro tavolo, al ricevimento, una bella composizione floreale.
Una bellissima idea..non c’è che dire.
Optò immediatamente per quanto di più costoso ci fosse, una composizione di orchidee fresche recise, per gli amanti del settore preciso che si trattava di una specie di cattleya di un bianco purissimo…erano bellissime.
Realizzammo un centro tavola stupendo: era come ammirare un pezzo di nuvola caduto per errore su un tavolo…regine adagiate su un letto di delicatissima capelvenere.
Eravamo fieri del risultato ottenuto, ma la cliente no.
Per lei non era sufficientemente vistoso.
Insomma, tutti inorriditi fummo costretti ad inserire al centro della composizione una cannuccia alla sommità della quale ci fece applicare alcuni fiocchi da confezione.
Veniva da piangere ad ammirare tanta bellezza della natura soverchiata da tale pomposa pacchianeria.
E ? ciliegina sulla torta – la frase finale della cliente, mentre noi garantivamo preoccupati la freschezza dei fiori appena recisi scelti con amore ad uno ad uno…quasi sentendoci colpevoli di un’atrocità commessa contro natura per aver tagliato dalla pianta tali meraviglie, lei con un’espressione che per quanto mi sforzi non so comprendere disse: non mi importa che durino anche solo un’ora, l’importante è che facciano effetto quando arrivano gli sposi…l’importante è che si notino.
Ecco, lei non riusciva ad afferrare la bellezza intrinseca di quei fiori, non le importava che morissero o vivessero più di un’ora.
Non sentiva il miracolo della nascita, la meraviglia della vita ed il dolore della morte.
No?per lei ?la bellezza era in quei tre grossi fiocchi messi sulla cannuccia che sovrastava quei fiori straordinari.
Capii quel giorno di tanti anni fà che c’è chi non dà il giusto valore al denaro, non comprende assolutamente che bisogna rispettarlo e non sperperarlo.. il denaro può salvare delle vite o può insultarle…come in questo caso.
E capii che non tutti sappiamo ammirare ciò che c’è di veramente bello in questo nostro mondo.
Purtroppo dovetti cambiare lavoro, problemi di orario incompatibili con la vita che avevo scelto di fare.
Ma oggi…oggi mi sento un po’ meno triste a svolgere questo mio compito di intermediaria tra stato-esattore, cittadino-contribuente.
Viviamo giorni bui, grigi.
Mai vista una recessione così evidente in tanti anni di lavoro.
Fatturati dimezzati, piccoli imprenditori a caccia di finanziamenti, aria di crisi troppo diffusa per non voler vedere che il problema esiste…ed è su larga scala.
Insomma…mi ritrovo a vivere il lato umano del mio lavoro.
Confortare clienti che non capiscono come sia stato possibile che l’anno si è chiuso così negativamente, quindi per la serie: mal comune, mezzo gaudio?rendergli noto che è per tutti lo stesso.
E poi, condividere la tristezza per lo squallore che circonda i più deboli. Mi hanno raccontato di presunti finanziatori dietro i quali si occultano squali pronti a mangiare i pesci più piccoli..in pratica strozzini, vili approfittatori nel momento del bisogno.
Ascolti imprenditori che debbono pagare gli stipendi ed hanno difficoltà di liquidità lamentarsi delle banche ….magari riuscendo anche a fare battute di spirito: le banche fanno il contrario degli ombrelli, si aprono quando c’è il sole, ma restano chiusi quando inizia a piovere.
Insomma…per l’ennesima volta mi rendo conto che si può trovare il lato umano anche nelle scartoffie e nei momenti meno prevedibili.
Insomma…forse il mio lavoro non è poi così estremamente brutto triste e squallido come l’ho solitamente vissuto…posso anche tra le quattro mura del mio ufficio regalare un sorriso, aiutare a ridare una speranza e dare qualche piccolo consiglio a chi ne ha bisogno, talvolta anche chi sembra pensare solo al profitto sente battere il cuore.
Viviamo in un mare pieno di squali e pesciolini….e mi chiedo se mai un giorno gli squali diventeranno “vegetariani” come utopisticamente descritto nel recente film di animazione Shark Tale….sarebbe bello…sarebbe molto bello…bello come una cattleya.